Il Consiglio comunale di Ciampino ha sentito il bisogno di ribadire per la seconda volta il suo ‘no’, chiaro e forte, al progetto del sindaco Pd di Roma Roberto Gualtieri di trasferire tutti 27 autodemolitori della Capitale.
Ciampino, nuovo ‘no’ del Consiglio ai 27 autodemolitori
La seduta del Consiglio comunale di Ciampino è svolta lo scorso 8 agosto.
17 i voti favorevoli al ‘no’. Nessun contrario. 8 gli assenti: Balmas, Ballico, Atzori, Contestabile, Di Luca, Mercuriu, Petrucci e Cucchiella.
La Barbuta è un’area verde, una magnifica Tenuta, situata all’interno del territorio comunale, alle porte dei castelli Romani e del Parco dei Castelli Romani.
Il progetto è stato ‘partorito’ dal Campidoglio a trazione dem e mai concordato con l’Amministrazione ‘amica’ di centrosinistra Ciampino.
L’ipotesi del trasferimento sembrava svanita dopo il fermo stop al progetto imposto dal Ministero della Cultura, alcuni mesi fa.
Purtroppo, però, da quanto si vocifera in Campidoglio, l’opposizione di Ciampino non avrebbe fermato i propositi del sindaco capitolino Gualtieri e della sua Giunta.
Ma servirà a salvare i Castelli Romani?
L’ipotesi di concentrare in un’unica area, alle porte dei Castelli Romani, tutte le attività di smantellamento delle auto, ha innescato un acceso dibattito.
Da un lato, l’Amministrazione di Roma, guidata dagli assessori Alfonsi e Veloccia, sostiene che si tratterebbe di un impianto all’avanguardia per la gestione dei rifiuti speciali, in linea con le normative europee.
Dall’altro, i cittadini di Ciampino e le associazioni ambientaliste temono un impatto negativo sull’ambiente e sulla qualità della vita.
Roma: “con gli autodemolitori riqualifichiamo l’area”
Lo stop del Ministero della Cultura non ha fermato di sicuro Gualtieri e i suoi collaboratori di Giunta.
Nonostante il parere negativo espresso dal Ministero della Cultura, che ha evidenziato la delicatezza del sito, la Giunta capitolina non ha intenzione di mollare la presa.
Gli assessori Alfonsi e Veloccia hanno manifestato, sin da subito, il loro disappunto.
Gli esponenti capitolini hanno sottolineato a più riprese come l’area individuata a La Barbuta sia già stata fortemente trasformata nel corso degli anni, ospitando prima un campo nomadi e poi un villaggio della solidarietà.
Secondo loro, la realizzazione dell’impianto rappresenterebbe un’opportunità per riqualificare un’area degradata.
Il Comune di Ciampino, tuttavia, non è dello stesso avviso.
Il Consiglio comunale ha espresso un parere unanimemente negativo, sottolineando i rischi ambientali e la violazione delle normative vigenti.
I consiglieri comunali hanno espresso preoccupazione per l’impatto sulla salute dei cittadini e sull’ecosistema dei Castelli Romani.
La vicenda è destinata a tenere banco ancora a lungo. Ci si aspetta una nuova battaglia legale tra il Comune di Ciampino e l’Amministrazione capitolina.
Intanto, i cittadini continuano a mobilitarsi per difendere il loro territorio e l’ambiente.
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