Il Comune di Castel Gandolfo ha versato lo scorso 3 settembre i primi 439mila euro circa all’azienda che curerà l’incombenza.
Il via libera al cantiere è stato autorizzato dall’Ufficio Tecnico comunale con determinazione n. 466.
Castel Gandolfo il Centro olimpico restaurato con fondi europei
Dopo le tribune del Coni, che dopo decenni di abbandono sono ormai divenute un centro di aggregazione pubblico, si avvicina ora anche il recupero del centro federale olimpico-canoe attivo sul lungolago Albano di Castel Gandolfo.
Il recupero integrale della struttura avrà luogo grazie a circa circa 3,8 milioni di € di fondi europei PNRR. Il progetto definitivo è stato affidato, dal comune di Castel Gandolfo, ad una azienda di Roma.
La struttura sportiva del lago Albano, su via dei Pescatori
La struttura ospita regolarmente gli atleti e le atlete della nazionale italiana di canottaggio e kayak.
Il semaforo verde, dal punto di vista tecnico, si era acceso dopo l’ultima conferenza dei servizi, vale a dire l’ultima seduta del tavolo inter-istituzionali deputato a dare l’assenso o meno alla realizzazione del progetto, lo scorso 28 febbraio.
In quell’occasione, oltre al ‘sì’, forse scontato, del Comune di Castel Gandolfo, erano arrivati a cascata anche quelli di: Parco dei Castelli Romani, Asl Roma 6, Demanio, Vigili del Fuoco e Area Vigilanza dei Bacini Idrografici. L’avvio del cantiere è atteso entro quest’anno.
Le tribune del Coni non saranno, quindi, l’unica struttura risalente alle storiche Olimpiadi del 1960 ad essere recuperata. L’intervento prevede, in particolare, il rifacimento profondo e completo dell’intera struttura.
Verranno recuperate, così prevede il progetto, sia le parti immobiliari vere e proprie, come la palestra, gli spogliatoi, etc. Che le aree più propriamente esterne, ossia giardini, parcheggi, etc.
“L’intervento di rigenerazione dell’impianto sportivo si esplica – così si legge tra le carte a nostra disposizione – in una riqualificazione sia edile che impiantistico/energetica degli immobili e delle aree esterne ai fabbricati. Il progetto prevede per lo più interventi energetici di isolamento termico degli immobili destinati all’attività sportiva, medica e amministrativa.
Cosa prevede il restauro del Centro olimpico
Previsti inoltre l’installazione di impianti fotovoltaici e impianti solari termici.
Nel progetto sono inseriti nterventi di nuova realizzazione e rifunzionalizzazione degli spazi esistenti in modo da sviluppare e ampliare le potenzialità della struttura sportiva. Per offrire un servizio migliore sia dal punto di vista funzionale che energetico/ambientale.
Si prevede l’installazione di cappotto termico applicato alle tamponature esistenti realizzato in duplice modo a seconda che ci si trovi in presenza della cortina muraria a vista o intonacata.
Per la manutenzione straordinaria degli edifici esistenti, il progetto prevede il miglioramento energetico del pacchetto di chiusura orizzontale e verticale per tutti i fabbricati. Ad eccezione dei magazzini destinati al rimessaggio dell’attrezzattura sportiva e tecnica.
Le tramezzature interne del presente progetto saranno in cartongesso, caratterizzate da differenti stratigrafie in ragione dei locali che andranno a suddividere.
Tutte le porte di progetto hanno luce netta di minimo cm 80, tranne quelle di alcuni locali tecnici e di alcuni tra i servizi igienici non dimensionati per portatori di handicap, maniglia a leva tubolare posta ad altezza massima di 90+30 cm. Le porte dei wc per disabili sono con maniglia ausiliare interna.
I parcheggi esterni
Sono previste nuove soste auto destinate ai disabili quanto più possibile in prossimità al Blocco A.
Lo spazio riservato alla sosta delle autovetture al servizio delle persone disabili ha dimensioni 3,20 x 5,00 tali da consentire anche il movimento del disabile nelle fasi di trasferimento e ne è prevista la evidenziazione con appositi segnali orizzontali e verticali.
Il numero di posti aggiunti nel progetto sono 63 che si aggiungono ai 15 esistenti per un totale di 78 posti auto.
Insomma, a Castel Gandolfo, tra poche settimane, forse già entro settembre, prenderà il via il cantiere per il ‘restauro’ del centro olimpico al lago Albano, ormai è solo questione di avere pazienza, ma le maestranze d’eccellenza stanno per arrivare ai Castelli Romani.
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