La vittima è un uomo di 50 anni. Ora si è saputo che aveva un importante problema cutaneo, è stato seguito dall’equipe di Malattie Infettive ed è rimasto nel reparto di “Osservazione Breve” per una settimana.
Fortunatamente sette giorni sono bastati per arrivare alla guarigione ed è stato quindi dimesso.
Come è stato morso dal ragno violino il 50enne di Latina
Secondo quanto ricostruito il 50enne di Latina qualche giorno prima di sviluppare la seria infezione aveva pulito una ragnatela. Probabilmente in quel momento è stato morso dal ragno violino senza nemmeno rendersene conto.
Un paio di giorni dopo sulla zona interessata è comparso un rossore che è poco dopo è diventata una vera infezione cutanea che dopo la diagnosi è stata trattata con una terapia antibiotica. Terapia che fortunatamente ha avuto successo.
Che cosa è un ragno violino
Il ragno violino – il cui nome scientifico è Loxosceles rufescens – è un piccolo aracnide appartenente alla famiglia delle Sicariidae.
Si tratta di un animale prevalentemente notturno in quanto esce dalla tana solamente nelle ore buie per cacciare o, nel caso degli esemplari maschi, per andare alla ricerca di femmine.
Il morso di ragno violino si può rivelare estremamente pericoloso in alcuni casi e, per questo, non deve mai essere sottovalutato.
In realtà L. rufescens è un aracnide con un comportamento molto schivo, dall’indole non aggressiva che, in presenza dell’uomo preferisce fuggire piuttosto di attaccare.
Per questa ragione, il morso di ragno violino non è un evento frequente e, quando si verifica, avviene generalmente in maniera accidentale.
Come riconoscere il ragno violino?
Il ragno violino è un aracnide avente piccole dimensioni e una colorazione bruno-giallastra, di circa 4-5 cm.
Questa specie di ragno è dotata di una peculiarità che ne permette facilmente la distinzione da altri tipi di ragni: sulla parte anteriore del corpo, dove sono situati anche gli occhi è presente una macchia di colore scuro la cui forma ricorda proprio quella di un violino il cui manico (una linea retta) continua in direzione dell’addome dell’animale.
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