La guerra al “tavolino selvaggio” ha un nuovo clamoroso risvolto dopo i controlli effettuati negli scorsi mesi dalla Polizia locale.
Gli agenti avevano trovato in alcuni casi i tavolini che sforavano il proprio spazio assegnato e pagato, invadendo i marciapiedi.
In altri casi l’autorizzazione non era stata neanche mai chiesta e quindi si trattava di una occupazione totalmente abusiva.
L’amministrazione comunale di Nettuno, a firma dei tre commissari straordinari, ha dunque firmato le ordinanze di chiusura temporanea delle attività.
Nettuno, chiusi bar e pizzerie: i motivi
Spiegano i commissari nell’ordinanza:
“Sussiste un deleterio fenomeno di occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di taluni titolari di esercizi commerciali, come rilevato nelle attività di controllo, e da persistenti e continue segnalazioni di associazioni e cittadini che lamentano inerzie e mollezze in termini sanzionatori”
“Le occupazioni di suolo pubblico sono soggette al rilascio di una specifica Autorizzazione da parte del Comune di Nettuno”, si legge nell’atto.
“Il titolare di un esercizio commerciale non può liberamente occupare porzioni di suolo pubblico, senza l’intermediazione del potere amministrativa”.
E ancora:
“La disciplina concernente l’occupazione del suolo pubblico è posta anche a presidio della sicurezza pubblica, sia sotto il profilo della circolazione pedonale che veicolare; la massima fruizione dello spazio pubblico va costantemente coniugata con la tutela del patrimonio pubblico cittadino”.
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Il provvedimento
Viene quindi ordinata “l’immediata rimozione dell’occupazione abusiva del suolo pubblico e ripristino dello stato dei luoghi antistante l’esercizio commerciale”.
Ma il Comune applica anche un altro aspetto della norma, ordinando “La chiusura del medesimo esercizio per un periodo di cinque giorni continuativi a partire dal quinto giorno successivo dalla notifica della presente ordinanza e comunque sino al pieno adempimento dell’ordine”.