«Non sappiamo più a chi rivolgerci – spiega esasperato Cianfoni -. La zona pub è governata dai gestori dei locali che tengono la musica alta fino a tarda notte, organizzano eventi all’aperto con dubbie autorizzazioni, non rispettano l’ordinanza di divieto di consumo di alcol in strada permettendo ai giovani di distruggere il quartiere». Insomma, i problemi di sempre che nel tempo non sono andati affievolendosi. Accanto agli episodi di cronaca legati a risse e a spaccio, si aggiungono infatti gli irrisolti problemi per chi ha la finestra appena sopra la zona della movida.
«Ancora troviamo i portoni sfondati – continua il portavoce degli abitanti del quartiere -, le auto parcheggiate che diventano tavolini per aperitivi notturni, gli specchietti distrutti, le ruote squarciate ed i cocci di bottiglie seminati lungo le strade. Le tre telecamere non sono ancora state riattivate, nonostante il Sindaco abbia pagato il debito fuori bilancio lasciato dalle vecchie amministrazioni. La Polizia Locale, dopo l’incontro, ha effettuato un sopralluogo in zona multando quattro pub non in regola per l’occupazione del suolo pubblico. Almeno l’anno scorso le strade nel weekend erano chiuse ed i gestori dei locali si erano accordati per pagare a proprie spese la vigilanza privata ai varchi. Ora non c’è più neanche questo: le strade sono aperte e a controllare non c’è nessuno».
La sicurezza non è stata l’unico argomento dell’incontro con il Questore. Da quanto venuto fuori, verranno anche incrementati i controlli nei locali per verificare se sono in regola a livello di spazio e di destinazione d’uso. I residenti chiedono anche una soluzione per le pedane dei locali, che restano installate anche quando le attività chiudono. «Che abbiano o meno pagato l’occupazione del suolo pubblico – spiega Cianfoni – il problema è che occupano le entrate degli appartamenti e i posti auto creando problemi a noi abitanti della zona, già vessati da altri disagi».