“Mercoledì 28 luglio alle ore 10.30 – riporta una nota stampa dell’ultim’ora – presso la sede della Città metropolitana di Roma Capitale di via IV Novembre 119a (palazzo Valentini) si terrà una conferenza stampa sul tema dei rifiuti e delle scelte della Città Metropolitana. Di fronte al fallimento della gestione del ciclo dei rifiuti a Roma, la Sindaca Virginia Raggi si ricorda di essere anche a capo della Città Metropolitana e ordina la riapertura ( per ora ) della discarica di Albano, minacciando di passare poi a quella di Colleferro. In più, con la scomparsa di Roma dalla mappa delle zone potenzialmente utili per ospitare siti e/o discariche, i rifiuti della Capitale diventano una vera e propria arma puntata contro i Comuni virtuosi della provincia. Parteciperanno alla conferenza stampa: i Consiglieri metropolitani del gruppo unitario del centro -sinistra “ Le Città della Metropoli “. Esterino Montino – Sindaco di Fiumicino e coordinatore dei Sindaci PD della Provincia di Roma. Massimiliano Borelli – Consigliere Metropolitano e Sindaco di Albano Laziale”.
Borelli chiama a raccolta Pd regionale
Discarica di Albano, il sindaco: “Rifiuti di Roma arma contro i comuni virtuosi”
Il sindaco di Albano Massimiliano Borelli non ci sta a veder trasformato il comune che guida in una delle principali vittime sacrificali delle inefficienze del comune di Roma sul tema rifiuti e domani, 28 luglio ore 10,30, parteciperà ad una conferenza stampa urgente che si svolgerà presso la sede della Città Metropolitana di Roma a cui prenderanno parte, insieme a lui, sia il sindaco di Fiumicino nonché notabile del Pd laziale, Esterino Montino, che i consiglieri metropolitani del gruppo unitario del centro -sinistra “ Le Città della Metropoli “. I rifiuti di Roma sono un’arma puntata contro i comuni virtuosi, questa è la principale accusa lanciata da coloro che parteciperanno all’iniziativa di protesta contro la sindaca Raggi la quale, proprio quest’oggi, ha lasciato trapelare a mezzo stampa l’intenzione di utilizzare la discarica di Albano come proprio immondezzaio non più per 6, ma per 12 mesi, e di pensare addirittura – insieme ai gestori dell’immondezzaio – di riaprire i vecchi invasi, ancora mai bonificati, per continuare a sotterrarci dentro il pattume indifferenziato della Capitale, una pratica mai adottata nemmeno nei paesi del terzo mondo.
27/07/2021
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