“E allora – scrivono – se T.E.M.A. si è spesa così tanto per la città, come tantissime altre associazioni di questo territorio, perché andiamo bene solo in alcune circostanze, perché non meritiamo il sostegno economico di altre associazioni (e spero non mi si risponda che dipende dalla qualità del prodotto che T.E.M.A. offre perché, evitando una squallida falsa modestia, i nostri prodotti culturali sono al pari di ogni altra associazione di Pomezia), perché non ci è mai concesso di godere di un minimo di visibilità che iniziative come l’Estate pometina offrono?”. “È così che una domanda sorge spontanea: questa Amministrazione investe risorse economiche in cultura incoraggiando tutte le associazioni di Pomezia, dando loro spazio e visibilità, usufruendo del contributo di tutti o spesso cade della pericolosa trappola del favoritismo?”.
E concludono la loro lettera con un appello a tutte le associazioni pometine: “sentiamo l’esigenza di un confronto vero, di uno scambio, di una collaborazione tra quanti – come noi – sentono svilito il proprio lavoro sul territorio e sentono che il massimo che si riesce a fare a Pomezia sia accontentarsi delle briciole lasciate a terra da questa amministrazione. Abbiamo la presunzione di credere che non siamo i soli ed è per questo che l’associazione T.E.M.A. intende promuovere nella sua sede (Galleria Hesperia, via Silvio Spaventa, 24/b) entro il mese di luglio un incontro con tutte le associazioni culturali della città nella speranza di una larga partecipazione quale risposta al mal costume del “meglio questo che niente”.