Con la testa ancora all’incredibile ingiustizia subita alle final four di Coppa, la Fortitudo Futsal Pomezia perde per 3-1 contro l’Italpol ed è costretta ad uscire di scena anche dai play off del campionato. Doveva essere la partita della riscossa per i ragazzi di Mister Fausto Tallarico ma purtroppo hanno perso contro un Italpol che è sembrata tutt’altro che inarrestabile. Prestazione al di sotto degli standard abituali per i pometini scesi in campo indossando maglie di protesta per ciò che è successo a Colleferro in occasione delle Final Four. Un errore arbitrale duro da digerire per una squadra che ha sempre dimostrato di giocare con il cuore oltre che con la testa, un cuore ormai ferito. Mister Tallarico parte con un quintetto composto da Michael Filippini tra i pali, Raffaele Carotenuto ultimo, Andrea Lippolis e Michael Decina laterali e Simone Proja pivot. La Fortitudo Futsal Pomezia parte forte e sembra assolutamente padrona del proprio destino tant’è che passa in vantaggio al quinto minuto del primo tempo con una conclusione di Raffaele Carotenuto a segno, così come a nei quarti di coppa contro l’Atletico New Team e anche in semifinale di coppa Lazio contro il Minturno a dimostrazione che il suo è stato un campionato in crescendo. In vantaggio 1 a 0 la Fortitudo sembra poter raddoppiare da un momento all’altro infatti coglie un palo interno con Andrea Galati e sfiora il raddoppio almeno altre tre volte con Proja, Lippolis e De Simoni. Poi succede l’imponderabile ovvero il pareggio dell’Italpol che sugli sviluppi di un calcio d’angolo vince tre rimpalli e riesce a battere Michael Filippini con Loiodice. I pometini non demordono e ricominciano a macinare gioco con un Daniele Zullo particolarmente ispirato: sarà proprio lui a guadagnarsi il tiro libero che avrebbe potuto cambiare le sorti della Banda Tallarico, peccato che Richard Rozzi si sia fatto ipnotizzare dal portiere avversario. Da quel momento sale in cattedra l’arbitro che pareggia in pochi minuti il conteggio dei falli dispensando cartellini gialli per i pometini. Il sesto fallo che definire dubbio è un eufemismo, porta sul dischetto della libera Armellini che porta l’Italpol sul 2-1. Ancora due minuti e un fallo su Daniele Zullo (già ammonito n.d.r.) viene interpretato come simulazione, inutile dire che questo episodio non ha fatto altro che esacerbare i postumi delle scriteriate decisioni arbitrali della Final Four. Da quel momento in poi i ragazzi di Tallarico non riusciranno più a riorganizzare le idee e a nulla è servito giocare un intero secondo tempo con il portiere di movimento, se non a rimpinguare il conteggio dei legni colpiti che arriverà a tre con Lippolis che stamperà la palla al sette e poi ancora con Galati. Al triplice fischio palese la delusione nella faccia dei ragazzi di Pomezia che hanno buttato al vento un’occasione ghiotta per cercare l’accesso alla C1 contro una squadra che non è sembrata superiore in nessun settore.
09/05/2016