Se digitiamo la parola “Latina” su internet il primo link che compare sulla schermata del nostro computer è Wikipedia che ci illustra sinteticamente la storia della nostra città. Tra le varie informazioni riportate quella che risalta subito all’occhio è la seguente “Fondata col nome di Littoria durante il ventennio fascista il 30 giugno 1932, è una delle più giovani città d’Italia”…Sono proprio queste ultime parole che, soprattutto, in questo periodo sembrano discostarsi molto dalla Latina che noi tutti vediamo. E’ sufficiente, infatti, fare un giro per le vie del centro storico per avere l’impressione di trovarci in un vero e proprio cantiere a cielo aperto. A conferma di ciò, abbiamo deciso di fare un tour per le vie e valutare se la nostra città dimostra effettivamente la sua giovane età. Si potrebbe cominciare con l’analizzare la Questura di Latina. L’edificio, sito tra Corso della Repubblica, via Cesare Battisti, via Augusto Murri e via Arrigo Serpieri sta letteralmente cadendo a pezzi, basta passeggiare per quelle vie in pieno giorno per rendersi conto che l’intera palazzina non è sicura, tanto che, in diverse occasioni, è stato necessario interdire il passaggio ai pedoni. Qualora venisse confermato lo stato di pericolo, occorrerà ordinare l’immediato sgombero dell’edificio, vietandone l’accesso e uso a qualsiasi persona. Continuando il nostro percorso, giungiamo nei pressi di Corso della Repubblica, dove l’intero angolo compreso con via Oberdan è evidentemente transennato per via di alcuni lavori relativi all’ordinaria manutenzione della palazzina. La situazione non sembra migliorare nemmeno una volta giunti nel pieno centro. La stessa Piazza del Popolo e Corso della Repubblica, chiusi al traffico per la ZTL, sono soggetti ad importanti lavori di mantenimento che, ovviamente, la penalizzano dal punto di visto estetico. La zona, riservata ai pedoni, dovrebbe garantire ai cittadini la possibilità di godersi appieno le bellezze che la nostra città offre, in particolare in queste calde giornate di Novembre in cui le temperature ci sono ancora favorevoli. “Latina, ormai, è così…Io passo per le vie del centro tutti i giorni e mi sono abituata a questo scenario – commenta una signora seduta su una panchina vicino all’imponente fontana della Piazza centrale – Sono contenta che i lavori svolti servano a migliorare e a mettere in sicurezza le strade e gli edifici però mi piacerebbe riuscire a passare di qua e non vedere più queste transenne, i calcinacci e il cemento rialzato”. Infine, concludiamo la nostra passeggiata in direzione Piazza San Marco, principale luogo di culto di Latina. L’esterno della cattedrale, che tutti noi conosciamo, è caratterizzato da un ampio spazio verde che, quantomeno, permette di staccare un po’ la spina da quanto osservato fino ad ora…Basta però voltare lo sguardo per appurare che anche questo tratto del centro storico non è stato risparmiato; transenne, barriere e gru ostacolano la visuale che si percorre per giungere a Palazzo M. In conclusione, in quei pochi chilometri che percorrono il nostro centro storico sono circa una decina le zone transennate.
12/11/2015