La questione di per sé è semplice. Latina, Sezze, Formia, Sabaudia e Priverno hanno deciso di non sottoscrivere il contratto con Rida Ambiente, attualmente l’unico impianto autorizzato in provincia di Latina (si trova ad Aprilia) per accogliere la parte secca dei rifiuti, quella che per legge non può più essere mandata in discarica se prima non viene pre trattata da impianti, come quello di Rida, che rendono questi rifiuti non inquinanti.
Le tariffe di Rida sono recentemente aumentate, tra l’altro in maniera retroattiva: è questo che i Comuni contestano. Non un semplice 0,9 di adeguamento Istat, ma del 5,8%. Dunque niente accordo, niente contratto firmato. E, senza firma, Rida non accoglie rifiuti.
Latina scarica da oggi i suoi rifiuti non più alla Rida Ambiente di Aprilia, ma a Frosinone. Nel frattempo l’Amministrazione Di Giorgi (leggi Fabrizio Cirilli vice Sindaco di Latina) ha scritto alla Regione per chiedere se questi aumenti applicati da Rida siano legittimi. Nessuno, al momento, ha risposto.
Peggio stanno i Comuni di Sezze, Formia, Pontinia e Priverno, che sono ufficialmente fuori anche loro dalla Rida senza avere una alternativa.
Le domande da porsi sono poche, ma essenziali. Portare i rifiuti a Frosinone costa 30 euro in più a tonnellata. Va aggiunto pure il carburante, il tempo e gli straordinari da pagare agli autisti. Per Latina, che ha una produzione di circa 1200 tonnellate di rifiuti giornalieri, si tratta di un aggravio di spesa che va dai 5.000 ai 7.000 euro al giorno. Di soldi pubblici. Che pagheranno i cittadini in bolletta. Non solo: chi ha autorizzato l’uscita dei rifiuti fuori Provincia, visto che su questo la legge è chiara? E come fa a sua volta l’impianto di Frosinone ad accogliere rifiuti provenienti da un’altra provincia? La Regione, a questo punto, dovrebbe rispondere anche su tali argomentazioni.
Una questione è certa: i Comuni si stanno impuntando a differenza di quanto è accaduto dal 24/12/2013 al 31/12/2013, quando nessun comune ha sollevato alcuna protesta alla Regione Lazio nonostante gli sia stato imposto di spendere 30€ ton. in più rispetto a quello che fino a quel momento veniva pagato alla Rida Ambiente, che aveva esaurito la quantità di rifiuti autorizzati.
Un vero e proprio danno erariale che i Comuni stanno provocando alle proprie casse.