Il blocco è iniziato alle 20.30 impedendo l’uscita delle tre linee che trasportano le merci ritirate dai corrieri in giornata e destinate ad altre sedi d’Italia, una volante dei carabinieri è arrivata poco dopo constatando la risolutezza dei corrieri a continuare la protesta fino alla riapertura del tavolo di trattativa, mezz’ora dopo è arrivata anche la prima volante della polizia.
Nel frattempo alla spicciolata uscivano anche altri lavoratori, altri autisti e facchini, del magazzino tra i quali anche i nuovi assunti chiamati a sostituire i lavoratori in sciopero.”¨Quando ormai il blocco aveva inferto un duro danno economico all’azienda ritardando di più di due ore la partenza delle linee sono arrivate altre 4 volanti della polizia e due cellulare con a bordo una trentina di agenti del reparto mobile.
Il blocco è stato sgomberato solo con il loro intervento in assetto antisommossa: i lavoratori del magazzino e quelli solidali hanno arretrato ordinatamente per tutta la lunga strada che conduce al magazzino sotto la spinta delle forze dell’ordine che facevano strada ai lunghi bilici della Gls. È stata così ritardata ulteriormente la loro partenza avvenuta quando ormai erano le 23.30, dei tre tir diretti all’hub di Fiano Romano è poi ripartito con carico ridotto solo quello diretto a Firenze mentre sono saltate le partenze di quelli per Padova e per il Mezzogiorno.
I corrieri Gls hanno scioperato una prima volta il 3 dicembre contro il trasferimento di tre di loro per motivi sindacali e per l’apertura di un tavolo con la controparte la DFS Trasporti che gestisce il franchising per la Gls il magazzino di Santa Palomba-Castel di Leva ed altri due nella provincia di Roma. Per la riapertura del tavolo, disdetto unilateralmente dall’azienda, i lavoratori hanno scioperato nuovamente gli scorsi 13 e 14 febbraio avendo come unica risposta la messa in ferie forzate per una settimana dei 19 scioperanti (su 35). Quando i corrieri sono andati a chiedere la comunicazione per iscritto della messa in ferie, lunedì 17, uno di loro è stato aggredito da un caporale dell’azienda ricevendo lesioni per 10 giorni di prognosi, fatto già denunciato alle autorità competenti.
I lavoratori denunciano la falsificazione delle buste paga e il mancato pagamento di tredicesima, ferie, contributi per il Tfr e varie indennità e l’attribuzione arbitraria di multe che erodono ulteriormente il loro salario.