Tonnellate di pattume, ingombranti, materassi, pneumatici, frigoriferi, divani, armadi e sacchi pieni di immondizia continuano a occupare i canali di questo quadrante di Ardea, mettendo in seria difficoltà l’intero ecosistema ma anche tante famiglie, che ora chiedono alle istituzioni di intervenire.
Da ormai troppo tempo i cittadini segnalano la discarica a cielo aperto ma l’intervento di bonifica, nell’alveo del canale, avviene a rilento. L’area resta invasa da rifiuti di ogni tipo, compresi quelli speciali e pericolosi come le lastre di eternit, illegalmente smaltite e lasciate al lato del fosso, in strada e nei terreni adiacenti. Questi materiali stanno diventando, inoltre, un concreto ostacolo al regolare deflusso delle acque.
Un disastro in un’area peraltro sottoposta alla videosorveglianza che, a quanto pare, non preoccupa affatto i responsabili degli sversamenti. Ad oggi tante sono le segnalazioni, con molti cittadini costretti a transitare fra le montagne di detriti di ogni genere per raggiungere le loro abitazioni. «Con le forti piogge di questo periodo rischiamo di trovarci allagati dentro casa – denuncia un residente – Siamo preoccupati per l’inquinamento e per la mancanza di sicurezza igienico-sanitaria. La situazione non è più tollerabile, l’area è nel degrado più totale con gli svuotacantine che scaricano di tutto, a tutte le ore della notte».
La tecnica, a quanto pare, è sempre la stessa: durante le ore notturne arrivano furgoni e camion che scaricano il materiale a luci spente, per poi dileguarsi a grande velocità. Sino ad oggi gli appelli per la sorveglianza della zona sono caduti nel vuoto. Oltre al pericolo incendio, ora il rischio è l’esondazione dei canali.
È già successo, peraltro, alle scoline di via Modena e via Pratica di Mare ad Ardea. In questi giorni è stato necessario l’intervento della protezione civile per liberare i canali di scolo a bordo strada, otturati dai rifiuti. Leggi qui la notizia.
A denunciare la situazione anche il movimento ecologista Ecoitaliasolidale, tramite il presidente Piergiorgio Benvenuti: «Tutto ciò è gravissimo, si tratta di uno scempio ambientale prodotto nel tempo che interessa il terreno e tanti residenti – afferma Benvenuti – È tempo di bloccare definitivamente tale attività illegale e di sollecitare al più presto la bonifica dell’area. Il canale ha raggiunto un livello d’acqua importante, necessaria una bonifica prima che sia troppo tardi».