Il 55enne è stato sorpreso dalla polizia provinciale dopo aver abbattuto nove storni. Per lui è così scattata la denuncia alla Procura della Repubblica e il Tribunale di Velletri, l’11 luglio dell’anno scorso, lo ha condannato a pagare un’ammenda di tremila euro. Il cacciatore ha impugnato la sentenza, sostenendo che non vi erano prove certe che fosse stato lui ad abbattere quegli animali e che se anche fosse stato lui a sparare potrebbe essersi sbagliato, non essendosi reso conto che si trattava di storni e dunque di uccelli di cui è vietata la caccia. Tutti motivi respinti dalla Cassazione, che ha confermato in via definitiva la responsabilità penale dell’imputato. La Suprema Corte ha ritenuto però che tremila euro siano ben più di quanto prevede la norma come sanzione per chi spara a specie di cui è vietata la caccia e ha così disposto un nuovo giudizio a Velletri soltanto per rideterminare la pena per il 55enne.
Nonostante siano nocivi alle colture...
Guai a cacciare storni: 55enne di Velletri condannato dalla Cassazione
Gli storni sono nocivi, distruggono a volte interi raccolti e i loro escrementi possono causare malattie, ma non si possono cacciare e chi lo fa finisce dritto dritto in tribunale. Lo ha imparato a proprie spese un cacciatore di Velletri, E.D.G. le sue iniziali, 55 anni, che si è visto confermare l’accusa di aver violato la legge sull’attività venatoria, sostanzialmente quella di bracconaggio, dalla stessa Corte di Cassazione, anche se il processo nei suoi confronti dovrà essere rifatto essendogli stata inflitta dal Tribunale dei Castelli Romani una pena eccessiva.
19/07/2018
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