Il suo momento di paura: “Questo è un anno che per alcuni motivi non auguro a nessuno dei miei colleghi presidenti. Per fenomeni metereologici straordinari siamo stati costretti ad abbandonare il nostro palazzetto per cinque mesi. Giocare sempre in trasferta non è stato semplice, allenarsi spesso all’aperto o in orari di estrema necessità anche. Solo grazie alla disponibilità dei ragazzi e dello staff tecnico siamo riusciti a presentarci in campo quasi sempre in buone condizioni, alcune prestazioni sono state condizionate ma è acqua passata. Di contro in questo periodo mi sono personalmente impegnato al massimo con le amministrazioni locali per trovare le soluzioni che ci permettessero di disporre del palazzetto quantomeno per i Play Off. Grazie alla disponibilità di tutti ci siamo riusciti.
Ci faccia un nome: “Assolutamente no, tutti hanno dato il massimo di quello che potevano dare, giocatori, allenatore, preparatori, dirigenti, non credo che ci stata una sola persona che non si sia messa a disposizione al 110%”.
Allora un nome lo facciamo noi: Armando Mirra. “Sono il padre e potrei sembrare di parte ma Armando è veramente un ragazzo dalle doti umane fuori dal comune, mi ha dimostrato in altri ambiti di avere delle capacità e delle qualità eccezionali, ed è per questo che eravamo convinti che potesse ricoprire il ruolo di vicepresidente con la massima soddisfazione di tutti. Lo volevo vedere in questo nuovo ruolo, con la certezza che non mi avrebbe deluso e così è stato. Ha svolto un lavoro eccellente sotto tutti i punti di vista, è stata quella figura manageriale che ci ha consentito di armonizzare dirigenza e campo, di ottimizzare le tante qualità già presenti in Mirafin”.
Ma Mister Salustri lo confermiamo? “Mister Salustri è arrivato in Mirafin dopo una stagione abbastanza incolore in C1. In tre anni ci ha portato in A2 in anticipo su qualsiasi tabella di marcia che avevo in mente, per cui posso solo parlare bene di lui sotto qualsiasi punto di vista e ringraziarlo per quanto ha fatto. Adesso ci dobbiamo godere questo successo, con tranquillità ci metteremo seduti e parleremo della nuova stagione. Se continueremo a condividere gli stessi obiettivi, Salustri sarà il nostro mister ancora per molti anni come spero e credo”.
Il nuovo sogno nel cassetto? “Il cassetto per ora rimane chiuso, il nostro sogno lo abbiamo realizzato. Dobbiamo essere umili e soprattutto seri, rimane tranquilli e goderci la prossima stagione in A2. Per riaprire il cassetto e metterci dentro altri sogni c’è sempre tempo, nel rispetto del nostro modo di vedere le cose, nello stile Mirafin”.