“Siamo qui per ricordare l’operazione Shingle”. Ha detto al guida i interprete della delegazione inglese, composta da diversi veterani ma anche da figli e nipoti dei caduti in guerra. Commozione e applausi hanno dato il benvenuto del museo agli ospiti che, come ha ricordato la guida “tanto tempo fa hanno combattuto su queste coste e oggi sono qui per un viaggio nella memoria storica”.
“Buongiorno a tutti e benvenuti ad Anzio – ha esordito l’assessore Nolfi, tradotta in tempo reale dalla guida – è un onore avervi qui oggi. L’Amministrazione comunale vi da il benvenuto e vi ringrazia per ciò che in questi anni avete donato al nostro Museo ma soprattutto perché quello che siamo noi oggi è possibile anche grazie al vostro sacrificio e a quello dei vostri amici”. La guida ha poi fatto le presentazioni di chi ha combattuto e di una donna che non ha mai conosciuto il padre caduto in guerra.
“E’ un piacere ed un onore avervi qui – ha aggiunto Patrizio Colantuono – voi mi date sempre più forza per andare avanti. Proprio grazie agli amici inglesi – ha spiegato – nel 1984 c’è stata una svolta per il nostro Museo. Dopo una visita in cui abbiamo potuto mostrare solo una divisa, la delegazione tornata a casa ci ha inviato in dono tantissimi reperti anche canadesi e scozzesi. Per il 50 anniversario hanno inviato tanto materiale storico e io spero da qui in futuro che il nostro Museo diventi grande il triplo”..