Lenumerose segnalazioni pubbliche, anche tramite social network nel corso del tempo, con le quali i cittadini segnalavano il fastidio generato per roghi di rifiuti e potature nella zona, hanno quindi portato le Guardie Ambientali a dirigersi verso il quartiere.
Giunti sul posto, dopo una attività di osservazione, è stata notata la presenza di alcuni soggetti che all’interno di un terreno alimentavano le fiamme su un grande cumulo di rifiuti verdi e potature di grandi dimensioni aggiungendone altre. Le Guardie Ambientali hanno allora richiamato l’attenzione dei soggetti per informarli che non era possibile, per effetto del Regolamento di Polizia Urbana e soprattutto durante tale periodo, accendere fuochi di tale tipologia.
Secondo i proprietari, la combustione del materiale non era voluta ma casuale in quanto era scoppiato un incendio e che stavano procedendo allo spegnimento. Le guardie intervenute hanno allora fatto notare di come la precedente attività di osservazione avesse messo in evidenza che l’incendio fosse tutt’altro che “casuale”.
Vista la mancanza di collaborazione da parte dei responsabili è stata chiamata in supporto una pattuglia della Polizia locale. Nonostante il persistente atteggiamento dei responsabili , incuranti del danno che stavano provocando all’ambiente, è stata verbalizzata non solo la violazione dell’art 20 bis del Regolamento di Polizia Urbana ma sono stati anche rilevati e accertati altri illeciti, emettendo verbali di accertamento per oltre 700 euro. I verbali sono stati trasmessi al servizio contravvenzioni della Polizia locale del Comune di Ardea competente per la riscossione. I soggetti, oltre alle pesanti sanzioni amministrative, sono stati denunciati, ex art 331Cpp, per il reato di rifiuto di indicazione dei dati concernenti l’identità personale.