400 milioni di euro di beni sequestrati alla camorra. Questo il risultato della maxi operazione eseguita dalla Dia di Roma tra Lazio e Campania. In arresto 29 persone legate al clan della camorra del defunto Michele Zaza. Di queste 21 sottoposte alla misura di custodia cautelare in carcere ed 8 agli arresti domiciliari. L’accusa è di associazione di stampo camorristico, truffa e estorsione aggravata dal fine di agevolare l’organizzazione camorristica che fa capo alla famiglia degli Zaza.
L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Gli arrestati investivano in varie regioni d’Italia grazie ad un traffico di droga ed estorsioni in molti settori: alberghi, ristoranti e scommesse.
Su 41 fabbricati, 18 (villini, negozi, appartamenti) insistono su Roma e dintorni, così come 5 terreni su complessivi 14 sequestrati. E ancora ci sono 4 alberghi: il Bellambriana, una grande struttura turistico-ricettiva in zona Aurelia, a 4 stelle su sei piani, con oltre 90 camere e suite, 5 sale meeting, un grande garage privato, due ristoranti (TerraMia e Posillipo), uno interno ed uno esterno a bordo piscina, e una spa attrezzata; l’Abitart in zona Piramide, albergo di design a 4 stelle, su 5 piani con 65 camere e l’annesso elegante e lussuoso ristorante-lounge bar Estrobar; il G Hotel e il Joy Hotel, due strutture alberghiere sulla Pontina all’altezza di Pomezia, il primo a 4 stelle con 56 camere, ristorante, sale meeting, il secondo a 2 stelle con 21 camere. Sigilli anche a un locale notturno in pieno centro storico (il Moods in corso Vittorio Emanuele), uno spazio multifunzione con design a 5 stelle, cocktail bar e discoteca; 20 società, tutte con sede legale a Roma e provincia, operanti nei settori immobiliare ed edilizio, alberghiero e ristorazione, commercio di autovetture, gestione patrimoniale e finanziaria, gioco e scommesse, gestione scuderie cavalli da corsa.