L’ultimo caso di indagini avviate per accertare un presunto abusivismo edilizio è quello di via Monte Lupone. La Procura della Repubblica sta indagando su una denuncia-querela presentata, che avanza alcuni dubbi su una palazzina di tre piani. Da quanto si legge «la società costruttrice si impegnava per sé e i successori a destinare ad uso esclusivamente dei condomini le terrazze ed i locali tecnici posti all’ultimo piano, con espresso divieto di modificarne la destinazione d’uso». Senza di queste clausole, si legge ancora «l’autorizzazione non sarebbe potuta essere rilasciata». Ma «i locali tecnici sono stati alienati a terzi, come si evince dalla situazione di fatto e dalla lettura del registro dei proprietari». E ancora: «I citati avrebbero cinto i locali e privato i condomini della possibilità di accedervi che sarebbe garantita dagli atti pubblici». Molteplici i reati ipotizzabili: inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità previste dal permesso a costruire; presunta modifica della destinazione d’uso e truffa in relazione all’ingiusto profitto «dalla vendita degli stessi che cagiona danno agli altri condomini privandoli della disponibilità di tali porzioni» e in relazione al «fatto di aver indotto in errore questi ultimi che confidavano nella piena disponibilità dei beni da parte della società».
17/09/2015