Sul cadavere di Costel Mihai detto “Catalin” già conosciuto alle forze dell’ordine, cittadino rumeno, sono stati rinvenuti aveva alcuni colpi sferrati con inaudita violenza con un corpo contundente alla testa, forse una accetta. A chiamare i soccorsi e i carabinieri al 112, poco prima delle 22, è stato un connazionale 39enne che vive lì con lui, che lo ha trovato privo di vita riverso in terra con la testa spaccata.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 di Genzano e l’automedica insieme ai carabinieri della stazione di Genzano, della compagnia di Velletri, supportati dal nucleo investigativo del Gruppo Frascati, che stanno svolgendo le indagini del caso e sono stati sul posto per tutta la notte.
Forse una lite finita male tra persone su di giri per i fumi dell’alcol: lì vivono diversi soggetti stranieri in giacigli di fortuna, come container, camper e baracche. Sono arrivati intorno alle 23 anche i vigili del fuoco di Nemi per illuminare la scena del delitto, buia piena di materiale da scarto di cantiere, all’interno di un terreno privato in stato di abbandono da molti anni.
“In quel terreno abbandonato di una ex ditta edile vivono alcuni cittadini rumeni, senza fissa dimora, in camper, baracche e container di fortuna”, hanno affermato residenti. “Una sorta di baraccopoli ricoperta dalla vegetazione che hanno attrezzato da loro stessi e spesso sono intervenute le forze dell’ordine per liti tra loro e perquisizioni in seguito a furti in zona e altre azioni compiuti dai soggetti che ci vivono in pianta stabile da molti anni”.
È caccia a un paio di connazionali che si sarebbero allontanati e non sono rientrati in serata, uno potrebbe essere l’assassino, che lo potrebbe aver colpito dopo una lite finita a colpi di accetta per futili motivi.