Alimentari etnici al setaccio: due su tre non sono in regola. In occasione della “Giornata mondiale della sicurezza alimentare”, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, il Nas, ha eseguito una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti in Italia, spesso caratterizzati dall’assenza dei requisiti merceologici ed igienico-sanitari.
Le verifiche, effettuate presso grossisti e distributori di alimenti etnici sono state volte ad accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, nonché la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.
I controlli dei Nas in Provincia di Latina
Sono stati ispezionati 15 alimentari etnici di cui 10 sono risultate non conformi per carenze igienico – sanitarie e strutturali. Per tali criticità è stata interessata l’Asl per le prescrizioni di competenza finalizzate al ripristino dei requisiti di legge.
Sono state emesse sanzioni per 14.000 euro. Sottoposti a sequestro amministrativo 1.750 kg di prodotti alimentari poiché in parte privi di tracciabilità, in parte detenuti, per la vendita o somministrazione, in violazione delle procedure di autocontrollo Haccp.
Nel corso delle attività è stato constatato l’uso di magazzino abusivo di stoccaggio dei prodotti, depositi in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l’applicazione di un provvedimento di sospensione dell’attività a carico di un esercizio commerciale situato in un Comune del sud pontino.
I controlli dei Nas in Provincia di Roma
Sono state sequestrate 875 tonnellate di alimenti e sospesa l’intera attività di una società di distribuzione di prodotti etnici asiatici a Roma dove, nel corso dell’ispezione svolta, sono state riscontrate gravi carenze igienico sanitarie e strutturali. In particolare, nel deposito è stata accertata la presenza di sporcizia, escrementi di volatili nonché di insetti morti non rimossi da tempo.
La notevole quantità di colli contenenti alimenti è stata trovata accatastata, senza scaffalatura, fino al soffitto così da costituire pericolo per il personale dipendente. Gli imballaggi riempivano la totale area degli ambienti tanto da non permettere il camminamento o consentire la regolare sanificazione.
I controlli dei Nas in Italia
I Nas hanno effettuato 700 ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 329 strutture (pari al 50% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate alla Autorità Giudiziaria e Sanitaria oltre 300 operatori di settore e contestate 540 sanzioni amministrative, per un valore complessivo di oltre 500 mila euro.
Sono stati rinvenuti alimenti con la data di scadenza superata, artatamente cancellata e successivamente modificata in modo da procrastinarne la validità. Scoperte, altresì 25 tonnellate di carni in pessimo stato di conservazione e in presenza di escrementi di roditori, nonché altri prodotti di origine extra comunitaria completamente ricoperti da liquido congelato, percolato dal soffitto a causa di malfunzionamento dell’impianto di refrigerazione, etc. etc.
Nel complesso, sono state sequestrate 200 tonnellate di prodotti alimentari (prodotti ittici, carnei, vegetali etc.) poiché non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, in cattivo stato di conservazione e o detenuti in locali interessati carenze igieniche e/o con etichettatura irregolare, per un valore commerciale di circa 4 milioni di euro.
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