Quello della mancanza di spazi negli istituti di istruzione superiore di Pomezia è un problema annoso, dovuto anche al fatto che a Pomezia si rivolgono anche gli studenti di Ardea, sul cui territorio non sono presenti istituti di istruzione superiore. Per ovviare alla carenza di spazi nelle sedi del Pascal e del Picasso, alcune classi sono state spostate presso il complesso Selva dei Pini, ma non è stato istituito alcun servizio di collegamento.
Durante la manifestazione davanti al Comune di Pomezia gli studenti hanno esposto cartelloni e striscioni con su scritto:
“Succursale e trasporti. Vogliamo risposte”
“Basta finte promesse. Vogliamo i fatti”
“Al Selva sì, ma non così”
Nel commentare la manifestazione degli studenti, l’ex Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, oggi consigliere regionale, capogruppo M5S, ha avuto dure parole nei confronti dell’attuale amministrazione:
“In pochi mesi l’amministrazione di centrodestra è riuscita a distruggere tutto ciò che ruota attorno alla scuola. Hanno trasferito gli studenti del Pascal e del Picasso al Selva dei Pini senza prevedere il servizio di navetta scolastico, non hanno ancora trovato una soluzione per affrontare i lavori di ristrutturazione degli istituti scolastici Marone, San Giovanni Bosco e via Torralba se non cancellando quanto già pronto e rischiando di mandare in default le casse comunali acquistando un immobile fatiscente per 6 milioni di euro, non si hanno notizie sulla ludoteca comunale di Campo Ascolano e non riescono neanche a risolvere l’infestazione di topi nelle scuole di Torvaianica.
La sindaca e la sua maggioranza non sono in grado di risolvere i problemi concreti della città: stanno mettendo in difficoltà presidi, studenti e famiglie senza dare risposte. Se durante l’estate si fossero dedicati meno alle sagre e più alla programmazione dell’avvio dell’anno scolastico forse non ci troveremmo oggi in questa situazione”.
Aggiornamento
La manifestazione degli studenti dei licei Pascal e Picasso di Pomezia si è conclusa con un incontro tra una delegazione di alunni e genitori delle due scuole e il sindaco di Pomezia Veronica Felici.
Nel corso dell’incontro il sindaco ha spiegato che la situazione venutasi a creare dipende da Città Metropolitana di Roma, l’ex provincia, e non dall’Amministrazione comunale, ha comunque dichiarato la disponibilità dell’Amministrazione nel mettere in campo ogni azione che possa portare ad una soluzione.
Questa la dichiarazione del sindaco Veronica Felici:
“Ringrazio, innanzitutto, gli studenti e i loro genitori per l’incontro di oggi, che si è svolto in un clima disteso e sereno. Parlare è servito sicuramente a far capire per quale motivo si trovino adesso in questa situazione. Il problema della mancanza di spazi si protrae ormai da oltre 3 anni. Il Comune limitrofo, Ardea, non ha neanche un istituto superiore, per colpa della mancata attenzione e programmazione degli ultimi 25 anni di Città Metropolitana.
In un quadrante importante come il nostro, che comprende circa 120 mila abitanti, Pomezia deve appagare, insieme ad Anzio, il vuoto e l’abbandono che Città Metropolitana ha creato nel Comune di Ardea, unico Comune con più di 50 mila abitanti nel Lazio a non avere scuole superiori. Nonostante il problema sia conosciuto da tempo, visto che la carenza di aule si presenta ormai da diversi anni, Città Metropolitana non ha mai trovato una soluzione definitiva”.
Riguardo il problema del trasporto scolastico, il sindaco ha dichiarato che in passato l’ex Provincia si era fatta carico del costo del bus navetta per raggiungere il complesso Selva dei Pini ma che quest’anno ha deciso di non pagare il servizio, creando un disservizio non solo agli studenti di Pomezia, ma anche a quelli di Ardea, studenti già penalizzati dalla mancanza di scuole superiori nel loro Comune.
Le proteste degli studenti proseguiranno lunedì prossimo, 30 ottobre con una manifestazione davanti alla sede di Città Metropolitana, cui prenderà parte anche il sindaco di Pomezia, che sposa in pieno la rivendicazione di studenti e genitori ad avere un servizio di trasporto scolastico che permetta loro di raggiungere il luogo di studio, per sopperire al disagio creato da Città Metropolitana di Roma.
Città Metropolitana ha il “dovere morale” di fornire ai cittadini il servizio richiesto, ha dichiarato il sindaco, che riconosce come purtroppo nel nostro Paese nel gioco dei “rimbalzi di competenze” siano infine sempre i cittadini a pagarne le conseguenze.
L’amministrazione comunale di Pomezia lunedì 30 ottobre si unirà dunque a studenti e genitori per manifestare sotto la sede della Città Metropolitana di Roma Capitale a rivendicare quello che è un diritto degli studenti. Tutti assieme, dirigenti scolastici, sindaco, studenti e genitori, chiederanno a Città Metropolitana di risolvere il problema. “Io sarò con loro, in prima fila. E invito anche le opposizioni, che oggi ho visto presenti in piazza, a venire con me”, ha concluso il sindaco.
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