Geometri e architetti puntano il dito contro le lungaggini dell’ufficio condono del Comune di Pomezia che sta bloccando la vendita di centinaia di immobili. Sono esasperati anche dalla carenza di personale che spesso nei giorni di ricevimento al pubblico è assente allo sportello perché dirottato altrove. Così i professionisti aderenti all’Alpro (Associazione liberi professionisti di Pomezia) hanno chiesto al Sindaco, Fabio Fucci, di rendere più efficiente l’ufficio. «I nostri clienti non possono stipulare contratti di compravendita perché manca l’agibilità dell’edificio – si legge sulla lettera firmata dal presidente Lionello Lupi – o perché le pratiche di condono edilizio sono ferme da anni. Il permanere della crisi economica ed il suo espandersi a tutti gli strati sociali e, non ultimo, la perdita del lavoro sempre più diffusa, ha indotto molti proprietari di abitazioni a tentare di alienare il proprio bene, per far fronte alla ormai conclamata impossibilità di pagare i mutui, le tasse comunali, o a cercare di rifinanziare mutui già erogati. Molti tecnici – prosegue Lupi – hanno presentato all’ufficio Urbanistica domande di condono edilizio, integrazioni e pagamenti per conto di clienti che hanno estrema necessità di completare l’iter per il ritiro di permessi di costruire in sanatoria, e agibilità». Secondo l’Alpro le pratiche in giacenza sono «centinaia e centinaia – si legge ancora – questa giacenza è responsabilità oggettiva di tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 30 anni, ma, a sentire ciò che viene pubblicizzato dalla sua amministrazione, sembrerebbe invece che finalmente queste pratiche vengano ora rilasciate con estrema semplicità e velocità mentre invece non ci risulta che ciò corrisponda al vero. Emerge, innvece che, anche durante i giorni di apertura la pubblico, non si riesca a parlare con i tecnici perché spesso impegnati in altre attività, oppure, se si riesce colloquiare, ci si sente rispondere che, per esaminare la pratica, c’è bisogno ancora di mesi e mesi. Risulta anche che diverse pratiche, già completate ed integrate da quasi 2 anni, non siano ancora state esaminate e noi purtroppo non sappiamo cosa rispondere ai cittadini ed ai clienti». Il presidente Lupi chiede infine «di pubblicare il numero dei permessi a costruire in sanatoria (differenziati tra quelli a destinazione abitativa e non) rilasciati nel 2014 e nel 2015 (risulterebbe, dal sito istituzionale, che quelli del 2016 ammontino a solo 5)» e sollecita il Sindaco «a prendere urgenti provvedimenti – conclude – per rendere efficiente il settore».
Secca la replica di Fucci. «L’elevato numero di richieste inevase – dice – viene dal passato. Abbiamo ricostituito l’ufficio, ma le istanze di condono arretrate hanno necessità di tempo e verifiche prima di essere accolte».
Secca la replica di Fucci. «L’elevato numero di richieste inevase – dice – viene dal passato. Abbiamo ricostituito l’ufficio, ma le istanze di condono arretrate hanno necessità di tempo e verifiche prima di essere accolte».
02/03/2016