Si è dimesso l’assessore al bilancio del Comune di Albano Carlo Colantonio, socialista del movimento liberale riformista. Si assottiglia così ulteriormente la squadra di governo del Sindaco Nicola Marini, che ha perso per strada già gli assessori all’urbanistica Maurizio Sannibale e quello alle attività produttive Giuseppe De Luca. «Molti mi chiedono il perché delle mie dimissioni da Assessore della Giunta Marini – scrive Colantonio -. La risposta è che sono venuti meno i presupposti che, nell’Ottobre 2012, hanno consentito che io ricoprissi quell’incarico amministrativo: la componente socialista della lista dei Liberali e Riformisti, con Gambucci prima e Rovere successivamente, rafforzata con l’adesione di Mollica al gruppo consiliare dei Liberali e Riformisti, decise di impegnarsi per dare stabilità e nuovo vigore alla Giunta Marini che, per le sue debolezze intrinseche, era ormai al collasso. Tutto ciò nell’ottica di proporre, per le prossime elezioni amministrative, una coalizione di centro-sinistra più omogenea rispetto a quella piena di contraddizioni uscita vittoriosa nel 2010, dimostratasi incapace di governare. Il cambiamento di linea politica portato avanti da Rovere, da me non condiviso, ha posto fine a tutto ciò, rendendo incompatibile la mia permanenza in Giunta. Pertanto anche al fine di contribuire a fare chiarezza all’interno della attuale maggioranza che sostiene Marini e per accelerare l’ormai ineludibile formazione di una nuova Giunta, ho rassegnato le dimissioni da assessore. La fuoriuscita dal movimento dei Liberali Riformisti – prosegue Colantonio – di quasi tutti i suoi fondatori dimostra altresì, l’inadeguatezza delle liste ”civiche” a svolgere proficuamente una azione di governo della cosa pubblica: esse sono senza dubbio un’occasione per coinvolgere nell’attività politica quei cittadini che altrimenti ne rimarrebbero fuori, un ottimo raccoglitore di consensi, ma poi, inevitabilmente, i personalismi che le attraversano non riescono a trovare le mediazioni necessarie per un’azione di governo efficace. Non è per caso che i nostri Padri Costituenti individuarono nei Partiti lo strumento per i cittadini per partecipare alla vita pubblica. Certo, vanno evitate le loro degenerazioni (tangentopoli) e il loro proliferare (partiti personali) che hanno caratterizzato questi ultimi trenta anni, ma non saranno i Movimenti “alla Grillo”, o i vari Comitati, che risolveranno il problema della inadeguatezza della Politica odierna a svolgere il proprio ruolo. È auspicabile – conclude l’assessore dimissionario – che chi vuole impegnarsi in politica lo faccia all’interno di un Partito, quello che, più di altri, rispecchi i suoi ideali e la sua visione del mondo. Per quel che mi riguarda, questi non sono mai cambiati: ero e resto Socialista». Sullo sfondo di queste dimissioni vi sarebbe la gestione dei rifiuti: in particolare, la gravissima vicenda delle falde acquifere contaminate presso la discarica di Roncigliano (a Cecchina) e le fatture gonfiate per lo smaltimento dell’immondizia nel medesimo impianto. Sovraffatturazioni accertate fino all’agosto 2012 dalla Procura della Repubblica di Roma nell’inchiesta che lo scorso 9 gennaio ha portato all’arresto del ras dei rifiuti, padrone della discarica in questione, Manlio Cerroni e di altri 6 personaggi tra i quali 2 dirigenti regionali. Su tali vicende, resta intanto senza risposte la richiesta di accesso agli atti presentata dal Comitato No Inc a tutti i 16 Consiglieri comunali di maggioranza, al Sindaco Marini, all’ufficio tecnico ed anche allo stesso assessore Colantonio. I cittadini chiedono copia delle fatture e copia delle compensazioni economiche ricevuti dal Comune di aAlbano nel 2012 e 2013. «La suddetta richiesta è stata inviata solo ad alcuni consiglieri; non al sottoscritto», ha precisato il consigliere comunale Massimo Maggi.
07/03/2014