“Gli impianti limitrofi – scrive il sindaco di Ardea – Kyklos e Sep, attualmente non sono disponibili ad accettare nuovi rifiuti“. Così, mentre prosegue la ricerca di un impianto che apra i cancelli ai camion, per far fronte allo “stato emergenziale” venutosi a creare in città, complici le temperature estive, l’unica soluzione pare essere quella di vietare ai cittadini di conferire l’organico.
Il sindaco di Ardea ha invitato la cittadinanza a tenere l’umido in casa o in giardino e a non mischiarlo assolutamente alla frazione indifferenziata. Il primo cittadino, Mario Savarese, si è rivolto direttamente ai cittadini via facebook, lanciando anche un duro attacco alle aziende. «Stanno impedendo di conferire oltre una certa misura, noi siamo rimasti scoperti». «Stiamo intervenendo e siamo vicinissimi a una soluzione. Tuttavia non ci è possibile raccogliere la frazione umida in quanto non possiamo stoccarla in alcun luogo».
«Non c’è alcun problema nei pagamenti alla società» afferma il sindaco, smentendo quelle che definisce “balle” circolate in queste ore. «Contiamo entro lunedì di risolvere il problema. Invito i cittadini a tenere ancora per qualche giorno l’umido nelle loro case o in giardino. È importantissimo non mescolare l’umido con la frazione indifferenziata. Questo trasformerebbe l’indifferenziata in un rifiuto non più accettabile dalle discariche e ci creerebbe un ulteriore problema. Invito tutti gli scellerati che stanno dando queste informazioni a tacere, di questo ne risponderanno personalmente. Spero che la cittadinanza collabori in questo momento difficile, che sono certo in poche ore sarà risolto».
La ditta Sep di Pontinia, al centro dell’inchiesta Smokin’ Fields sul presunto compost “velenoso” (l’azienda recentemente ha fornito la propria versione dei fatti) è stata sequestrata a metà giugno in un’operazione congiunta di carabinieri Forestali e polizia stradale, in attesa di far piena luce sulla vicenda. Per quanto riguarda l’impianto ex Kyklos di Le Ferriere, attualmente in gestione Acea, risulterebbe invece una rimodulazione del quantitativo dei rifiuti in entrata ottenuta dai comitati di quartiere che, da tempo, lamentano persistenti miasmi provenienti dal sito industriale.