Condotta “gravemente negligente” dell’impresa che avrebbe dovuto occuparsi dei lavori di ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Con questa motivazione il direttore generale della Asl pontina Giorgio Casati ha revocato il contratto con la società romana che lo scorso febbraio aveva vinto la gara di appalto per effettuare i lavori di ampliamento di uno dei punti di primo soccorso più affollati di tutta la provincia, al costo di quasi 665mila euro. Il cantiere era stato aperto a maggio: la ditta aveva quattro mesi di tempo per portare a termine i lavori. Lo scorso 17 settembre l’impresa aveva chiesto alla Asl una proroga di 40 giorni per completare la nuova ala del pronto soccorso: la Asl, invece, di giorni ne ha concessi solo 20. «Risulta necessario e indifferibile per questa Asl completare con assoluta urgenza i lavori, stante anche l’imminente inizio del periodo ove notoriamente si evidenzia il notevole picco in aumento degli accessi» si legge nella delibera del direttore generale con cui viene risolto il contratto tra Asl e la ditta. Secondo l’impresa, che comunque aveva riconosciuto dei ritardi nell’esecuzione dei lavori rispetto a quanto previsto nel contratto, il problema era il mancato saldo di una fattura e alcune carenze sugli elaborati grafici del progetto. Contestazione respinta dalla Asl, che ha deciso così di non avvalersi più dei servizi della ditta romana, utilizzando la polizza fidejussoria «a garanzia dell’esecuzione dei lavori». Non è chiaro ora come verranno portati a termine questi lavori, di certo la ditta non accetterà in silenzio lo scioglimento unilaterale del contratto.
20/11/2019