Liceo “saturo”: per i nuovi iscritti servirà  anche una buona media. È polemica

Il liceo Blaise Pascal di Pomezia è ormai “saturo”. Sono moltissime ogni anno le iscrizioni all’istituto di via Pietro Nenni, che oltre al noto liceo scientifico da diversi anni ha anche il classico, lo scientifico internazionale e lo scientifico sportivo. Ogni volta si è cercato di far fronte al continuo aumento di nuovi iscritti approntando spazi che spesso hanno comportato il sacrificio di laboratori e sale didattiche. Quest’anno, però, il consiglio d’istituto ha dovuto prendere atto dell’evidenza che di spazi per le aule non ce ne sono davvero più e ha assunto all’unanimità una decisione che ha fatto scalpore: subordinare le nuove iscrizioni – se in eccesso rispetto alla disponibilità – anche a criteri meritocratici. Una scelta che, peraltro, diversi altri istituti superiori del circondario hanno già fatto per gli stessi motivi di natura logistica. 

Ad oggi il liceo Pascal conta 1.325 iscritti. Un numero importante che deriva soprattutto dal fatto che l’istituto di Pomezia è un punto di riferimento anche per la vicina Ardea, che non ha scuole superiori ma ha una popolazione in età scolastica in continua crescita.

A ribellarsi contro la decisione del consiglio d’istituto – formato da componenti studentesche, genitoriali e del corpo docenti, oltre che dalla stessa dirigente scolastica – è la Rete degli Studenti Medi di Pomezia, che ieri ha organizzato un sit-in davanti alla scuola “per manifestare il nostro dissenso nei confronti dei criteri di ammissione, pubblicati sul sito dell’istituto, che non permetteranno a tutti e a tutte di frequentare il Pascal l’anno prossimo”. “A causa della mancanza di spazi, ripetutamente richiesti da parte della Dirigente scolastica alla Città metropolitana – prosegue la comunicazione della Rete degli Studenti Medi – ragazzi e ragazze che vorranno entrare a far parte del Liceo Blaise Pascal saranno sottoposti a dei parametri. Più del 50% di questi saranno basati su un principio di meritocrazia: tutti e tutte dovranno presentare la loro media dei voti nello scrutinio finale di II media, oltre che la media dei voti riportati in italiano, inglese e matematica”.

“La scuola – afferma la Rete – dovrebbe combattere le disuguaglianze presenti nella società, non promuoverle. Noi studenti e studentesse vogliamo una scuola inclusiva e attenta al rispetto del diritto allo studio di tutti e tutte. Non possiamo accettare questi criteri di ammissione né tantomeno che venga tralasciata la necessità del nostro territorio di avere più spazi per gli istituti superiori di secondo grado”.

Il Caffè ha contattato la dirigenza scolastica del Pascal chiedendo chiarimenti sulla questione. Rigettando completamente l’accusa secondo cui con questi nuovi criteri di iscrizione si vorrebbe creare una scuola “d’élite”, la dirigenza rende noto che ci sarà un confronto in consiglio d’istituto finalizzato a produrre un comunicato che possa spiegare i motivi che hanno portato alla decisione presa.