La mobilità sostenibile sta diventando sempre più diffusa in tutte le sue forme. A Pomezia, dal 21 luglio scorso, il Comune ha attivato il servizio di monopattini elettrici in sharing fornito dall’azienda Link. Oggi, a più di un mese dalla sua attivazione, il servizio inizia a mostrare la sua concreta attuabilità; per questo abbiamo deciso di intervistare l’assessore Luca Tovalieri, delegato alla Pianificazione del territorio e all’Urbanistica, con l’idea di fare il punto della situazione.
MONOPATTINI IN SHARING A POMEZIA: IL PUNTO A UN MESE DALL’AVVIO DEL SERVIZIO
«Il servizio ha riscosso un ottimo successo in termini di utilizzo, in particolar modo nella zona di Torvaianica – ha detto l’assessore, intervistato da ilCaffè.tv – La società fornitrice ci ha comunicato un accesso ai mezzi diffuso e continuo sul territorio». Sul litorale di Pomezia «il monopattino viene utilizzato per spostarsi rapidamente dai parcheggi di scambio verso i lidi, senza incorrere in problemi di parcheggio, o di lasciare l’auto a casa e spostarsi sulla linea di costa in modo rapido».
A POMEZIA GIÀ 6 SANZIONI A MINORENNI IN DUE SUL MONOPATTINO
Fin da subito, però, in città si è dovuto assistere a pericolose violazioni del codice della strada da parte di coloro che, giovanissimi e non, usufruiscono del noleggio dei monopattini elettrici. Il rispetto delle regole di viabilità è strettamente legato al tema della sicurezza ed è giusto intervenire al fine di evitare infortuni. Non a caso sono già arrivate le prime sanzioni, come ci spiega l’assessore Tovalieri: «Per quanto riguarda la polizia locale, è stata avviata una campagna di controllo dedicata che conta nelle ultime settimane circa 50 accertamenti e ha visto sei sanzioni da 50 euro con minorenni in coppia sul mezzo, che si vanno a sommare alle attività di verifica che vengono eseguite ordinariamente».
Le sanzioni servono a punire i trasgressori ma da sole non bastano ad azzerare le infrazioni. «Per questo – spiega l’assessore pometino – il nostro obiettivo è avviare un percorso di sensibilizzazione dei cittadini più giovani, sulla guida dei monopattini e la mobilità sostenibile, anche attraverso le scuole, con il contributo della società fornitrice del servizio».
MONOPATTINI LASCIATI OVUNQUE, PER L’ASSESSORE: «VANDALI IN CERCA DI VISIBILITÀ SUI SOCIAL»
Sempre in tema monopattini in sharing, un ulteriore aspetto su cui occorre fare chiarezza è quello relativo ai luoghi e alle modalità in cui bisogna lasciare i due ruote dopo il loro utilizzo. Ad oggi i monopattini, se parcheggiati scorrettamente, vanno a costituire un ostacolo che si aggiunge alle barriere architettoniche già presenti, rendendo difficile il passaggio ai disabili e ai passeggini.
«La società che fornisce il servizio ci ha rappresentato che i monopattini comparsi nelle posizioni errate sono principalmente lasciati in posizione corretta al termine del noleggio e poi spostati, presumibilmente da vandali in cerca di notorietà, in posizioni improbabili per essere poi pubblicati sui social», afferma l’assessore, interrogato sul punto.
«Questo – continua il delegato all’Urbanistica di Pomezia – è un fenomeno marginale, ma che tende a far giudicare il servizio in maniera negativa. Per questo motivo anche gli organi di informazione dovrebbero evitare di dare visibilità a questi fatti, in modo che questi vandali non possano godere di quei cinque minuti di visibilità che cercano».
La speranza è che l’abitudine al corretto utilizzo dei monopattini diventi presto la normalità; nel frattempo, però, oltre alle campagne di sensibilizzazione, arriverà anche un percorso condiviso con la società che eroga il servizio per mappare le aree di parcheggio preferite e ulteriori aree di divieto di circolazione, oppure a circolazione controllata.
Enrico Mangano