È l’epilogo di una lunga attività investigativa portata avanti dal Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata dei Nuclei di polizia tributaria di Reggio Calabria e di Cosenza, nell’ambito delle inchieste delle Dda del capoluogo calabrese (operazione “Cumbertazione”) e di Catanzaro (operazione “5 Lustri”). Il modus operandi dell’organizzazione, al cui culmine ci sarebbe stato un noto gruppo imprenditoriale calabrese, “ha consentito di sviare il regolare svolgimento delle gare pubbliche mediante la costituzione di un cartello composto da oltre 60 società che, attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate, è stato in grado di determinare l’aggiudicazione degli appalti a una delle imprese della cordata”, spiegano gli inquirenti.
“Accanto a tali soggetti – si legge ancora nell’informativa – si sono collocate una serie di ditte compiacenti aventi sede in Calabria, nel Lazio, in Sicilia, in Campania, in Toscana, a cui venivano fatte presentare le offerte secondo importi che avrebbero automaticamente garantito a una di esse l’aggiudicazione”. Secondo le Procure, inoltre, sarebbero emerse irregolarità anche nell’esecuzione dei lavori dello svincolo di Rosarno dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.
Tra le 54 imprese a cui sono stati messi preventivamente i sigilli figura anche la ditta di via dei Licheni, ad Ardea. I contorni del reale coinvolgimento andranno chiariti in sede legale.