A tradire il suo stile di vita sono state le numerose automobili costose con cui veniva spesso notato circolare per Pomezia: Ferrari, Lamborghini, Porsche e Hummer H2, tutte poi risultate intestate a società prese in “affitto” – spiegano gli inquirenti – per evitare di risultarne proprietario. Dopo aver incrociato i dati e aver capito che qualcosa non quadrava, le Fiamme Gialle pometine hanno approfondito la sua posizione anche attraverso l’esame dei movimenti dei suoi conti correnti, da cui sarebbero emersi significativi flussi di denaro. Parte dei soldi, inoltre, sarebbero provenienti da vincite di gioco organizzate. Non era solo appassionato di auto di lusso. A completare il quadro di un evidente stato di agiatezza economica c’è il fatto che l’uomo abitava in una villa di 300 metri quadri e 22 vani su tre livelli, che aveva addirittura un termarium nel seminterrato. La casa era intestata a una società di cui era socio di minoranza. Un insieme talmente appariscente che non poteva di certo passare inosservato per sempre.