Una delibera, la 23 del 22 febbraio scorso, approvata dal commissario straordinario Giacomo Barbato con poteri di Giunta che dovrebbe risolvere una volta per tutte il problema del cimitero per Grottaferrata. O quasi. L’atto, che prevede l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico ed economica di un’opera di ampliamento da oltre 600 e da svilupparsi nell’area interna al cimitero comunale ed oggi occupata da un oliveto, costituisce dunque una base concreta sulla quale spetterà poi alla prossima Amministrazione comunale mettere mano. Un’opera che costituisce, probabilmente insieme alla contestata individuazione dell’area comunale di via delle Vascarelle per l’isola ecologica, il punto qualificante dell’amministrazione straordinaria dell’ex prefetto di Belluno. La delibera, integrata dalla relazione tecnica redatta dall’architetto Roberto Buccione negli anni scorsi, prevede dunque la realizzazione di tombe di famiglia, tombe a terra e di un vasto campo di inumazione che andranno a coprire completamente l’area disponibile. Un atto che il commissario Barbato ha inteso promuovere anche a valle di quanto accaduto in novembre quando il delegato prefettizio si vide costretto ad approvare in urgenza una delibera per la realizzazione di tre batterie di loculi ed ossari per far fronte all’emergenza sepolture, per un totale di 130 posti. I 600 posti che arriveranno dopo il completamento dell’ampliamento daranno serenità ai grottaferratesi per diversi anni. Di particolare pregio il progetto che prevede la realizzazione del campo di inumazione in terra proprio nell’oliveto e che non comporterà la perdita neanche di una delle piante centenarie che oggi si trovano nell’area. I cari estinti grottaferratesi, dunque, potranno riposare il sonno eterno all’ombra non solo dei tradizionali cipressi ma anche degli olivi. L’amministrazione straordinaria di Barbato, insomma, lascerà in eredità alla prossima amministrazione, insieme alla citata isola ecologica (contestata da tutte le forze politiche cittadine) e all’adesione allo Sprar per l’accoglienza integrata dei migranti, anche un’opera dal costo totale di 1,9 milioni di euro che, anticipati dal Comune di Grottaferrata senza l’intervento dei privati, si finanzierà da sola con la vendita di tombe e loculi.
09/03/2017