Grazie all’aiuto dei carabinieri della tenenza di Ciampino è stato possibile ripercorrere tutte le tappe delle varie identificazioni che l’uomo aveva subito una volta entrato in Italia. Si è scoperto che fin dall’inizio aveva dichiarato false generalità, poi riportate nel permesso di soggiorno. In seguito aveva ottenuto la residenza in Italia in un centro accoglienza e poi una carta d’identità di un altro Comune della provincia di Roma, oltre a tessera sanitaria e codice fiscale.
Il motivo presunto di questa condotta è stato ricostruito accertando che l’uomo “era solito commettere reati con le false generalità – spiega la polizia locale ciampinese – per poi risultare incensurato, almeno fuori dal suo paese, con quelle vere”. “Nei confronti dello stesso sono stati contestati, a piede libero, i reati di possesso di documenti falsi, commercio di prodotti contraffatti, ricettazione e false dichiarazioni sulle proprie generalità – spiegano gli agenti – Inoltre, oltre al sequestro dei documenti italiani veri recanti false generalità, e alla unificazione delle due identità (vera e falsa) nelle banche dati di polizia, è stato disposto il foglio di invito a lasciare il territorio italiano oltre ad una sanzione amministrativa pari a 5.165 euro”.