(servizio a cura di Martina Zanchi)
1) RIFIUTI:
In questi anni abbiamo assistito al fiorire di discariche abusive incontrollate, a un servizio porta a porta a singhiozzo e a inciviltà diffuse. In vista della nuova gestione della raccolta rifiuti, quali sono le azioni da intraprendere per offrire un servizio migliore e più efficiente?
ALESSANDRA CANTORE: «Ringrazio i cittadini di Ardea che hanno risposto positivamente all’avvio della raccolta differenziata. Restano dei problemi che possono essere risolti con un’adeguata campagna di sensibilizzazione. Un deterrente è rappresentato da telecamere posizionate nei punti nevralgici, nonché un rafforzamento del controllo sul territorio da parte delle Guardie Ambientali. Non ultima la creazione di tre isole ecologiche permanenti».
ALFREDO CUGINI: «È importante incrementare sempre più la differenziata, bisogna premiare i cittadini che si comportano in modo virtuoso. Ma il punto centrale è comprendere che la gestione corretta dei rifiuti rappresenta una fonte di guadagno per tutta la Comunità. Da rifiuti a risorse. Trasformiamo un problema in opportunità. Inoltre con la video sorveglianza di aree sensibili si eviteranno conferimenti abusivi».
LUCA FANCO: «La responsabilità di tutto ciò va imputata ai politici incapaci (e accusati di corruzione) della scorsa amministrazione, proprio sul tema dei rifiuti. Le azioni da intraprendere sono molte: pretendere il rispetto del capitolato d’appalto, controllare la qualità del servizio, essere onesti e incentivare comportamenti virtuosi dei cittadini, magari abbassando le tasse a chi differenzia correttamente».
MONICA FASOLI: «Il problema secondo me nasce da un mancato studio efficace distinto tra zone, la poca educazione civica e la mancanza della vera raccolta differenziata. Le discariche? No grazie! Abbiamo già il pieno, l’apertura della discarica alla Gogna creerebbe un disastro, a pochi metri ci sono delle falde acquifere».
MASSIMILIANO GIORDANI: «Il nuovo capitolato prevede un rafforzamento della raccolta dei rifiuti, andando ad affrontare tutte le criticità che sono emerse in questi anni, a cominciare dalle discariche abusive. L’attivazione di microchip porterà un controllo ancora più capillare: solo rispettando la differenziata si potrà pagare meno».
MARIO SAVARESE: «Il nuovo appalto dei rifiuti appena approvato non ci piace, pensiamo che presenti molte criticità. Le innovazioni tecnologiche non ci danno garanzie atte ad evitare i problemi. Se non potremo portare aggiustamenti al capitolato agiremo attraverso un capillare controllo e le sanzioni per chi non lo rispetta. Promuoveremo il compostaggio di comunità, le isole ecologiche e la politica rifiuti zero».
BARBARA TAMANTI: La strada della differenziata con raccolta porta a porta, l’unica via giusta e percorribile, va regolamenta con monitoraggi prevedendo sanzioni, sia per i cittadini sia per la ditta appaltatrice, va però integrata di almeno tre isole ecologiche, considerando quanti, non residenti sono impossibilitati a rispettare la calendarizzazione data.
LUCA VITA: «Il tema rifiuti è un esempio dell’assenza di governo del territorio, a cui chi amministra la città da più di vent’anni ci ha abituato. La prima azione da compiere (oltre alla progettazione di un sistema efficiente e sostenibile) è ripristinare i dovuti controlli sul rispetto di quanto previsto in sede di appalto. È un’azione che attueremo, ovviamente, non solo per i rifiuti».
2) CONSORZI & SBARRE:
I consorzi sul mare sono una delle caratteristiche di Ardea. Secondo lei i cancelli e le sbarre devono sparire oppure no?
ALESSANDRA CANTORE: «L’accesso libero al mare deve essere garantito! I Consorzi non possono e non devono diventare delle città nella città. Sono a favore della loro regolarizzazione a norma di legge. C’è l’esigenza di coloro che desiderano raggiungere il mare con il proprio mezzo e l’impossibilità oggettiva di poter ospitare tutti, una soluzione ritengo sia quella che ciascun Consorzio fornisca il numero posti auto disponibili».
ALFREDO CUGINI: «È necessario mettere ordine. Ci sono sentenze che hanno dato ragione ad alcuni cittadini, altre ai consorzi. Io credo che l’unico modo per risolvere la questione sia quella di istituire un tavolo permanente di confronto tra le parti con l’obiettivo di favorire l’accesso al mare e quello di sviluppare i servizi. Il Comune si impegnerà nel creare nuovi parcheggi».
LUCA FANCO: «Non solo i cancelli e le sbarre: dal lungomare devono sparire anche tutte le case abusive con sentenza passata in giudicato. Devono sparire le attività illegittime, i venditori abusivi, lo spaccio di droga e la prostituzione. Bisogna invece fare nuovi parcheggi, realizzare il porto per le piccole imbarcazioni e favorire chi vuole investire sul litorale. Per questo servono anche più forze dell’ordine».
MONICA FASOLI: «Farei un’immediata ordinanza per togliere sbarre e cancelli, sia perché l’accesso al demanio è pubblico, sia perché le strade sono comunali. Oltretutto all’interno ci sono locali commerciali quindi le sbarre riducono il lavoro e ad Ardea si vive di turismo, lasciarle oltre che non è legale non incentiva lo sviluppo commerciale».
MASSIMILIANO GIORDANI: «Ad Ardea abbiamo due tipologie di Consorzi, quelli a carattere turistico e quelli residenziali. I primi devono essere salvaguardati, anche se penso che vanno riviste le convenzioni, garantendo a tutti i cittadini il diritto di vivere il mare. Riguardo i consorzi residenziali ho previsto nel mio programma di rivedere le convenzioni per evitare che i cittadini paghino due volte lo stesso servizio».
MARIO SAVARESE: «I consorzi sono realtà diverse che devono essere valutate una per una. Applicheremo la legge per ogni aspetto che li riguarda. Gli accessi al mare devono essere garantiti sempre e comunque, ma sappiamo che c’è un problema oggettivo in estate per l’accesso delle auto che non troverebbero parcheggio. Necessariamente si dovranno individuare aree di sosta adeguate e navette per raggiungere la spiaggia».
BARBARA TAMANTI: «Verifica di legittimità delle realtà esistenti. Per quelli fronte mare, apertura degli accessi a mare, anche per un rilancio della nostra bellissima costa, abbiamo un progetto risolutivo. Sulla questione consorzi, restiamo convinti che l’organizzazione privata su territorio comunale sia una contraddizione, tanto che i residenti nei consorzi lamentano di pagare due volte i servizi».
LUCA VITA: «I cancelli e le sbarre devono sparire. Lo diciamo senza se e senza ma. Non solo. I consorzi saranno oggetto di un’attenzione speciale da parte nostra, sin dai primi mesi della prossima consiliatura: vogliamo capire bene in che modo vengono gestiti e definire in modo più chiaro e trasparente i rapporti con l’ente Comune, salvaguardando non le esigenze di cassa ma i diritti di tutti cittadini».
3) IMMIGRAZIONE:
Ardea è uno dei pochi comuni del litorale che ad oggi non ha centri per richiedenti asilo. Vista la redistribuzione in corso da parte della Prefettura la città potrebbe presto essere chiamata a ospitarne uno. Qual è la sua posizione in merito?
ALESSANDRA CANTORE: «Ardea è un territorio in cui mancano i servizi essenziali ai cittadini. Non è possibile pertanto, garantirli ai richiedenti asilo. La cosa mi preoccupa non poco visto che la città non è strutturalmente preparata a riceverli. Manca di un’adeguata presenza di forze dell’ordine e un presidio ospedaliero, sono inoltre preoccupata per la tranquillità dei miei cittadini».
ALFREDO CUGINI: «Sono favorevole a una maggiore integrazione dei cittadini stranieri presenti e intendo istituire uno sportello dedicato. No all’invasione calata dall’alto. Qualunque decisione deve essere concordata con l’Amministrazione. Prima di accogliere altre persone socialmente fragili, lo Stato deve investire in sicurezza, aumentando il personale delle forze dell’ordine e dotandolo di mezzi adeguati».
LUCA FANCO: «Con una presenza altissima di stranieri, e con una miriade di reati commessi ogni giorno, non possiamo permetterci di ospitarne altri. Noi faremo un censimento di tutti gli extracomunitari nel nostro territorio e sarà richiesto al Prefetto di intervenire espellendo tutti gli irregolari. Gli altri dovranno dimostrare di avere un lavoro lecito e i soldi per vivere. Li controlleremo costantemente».
MONICA FASOLI: «Ardea non può ospitare clandestini, non ha i requisiti. Non c’è un controllo del territorio, le forze dell’ordine sono pressocché inesistenti e già ha una presenza del 20% di immigrati. Basti poi guardare il quartiere Salzare».
MASSIMILIANO GIORDANI: «Ardea non può ospitare cittadini richiedenti asilo perché è quasi del tutto sprovvista di servizi sanitari e di pubblica sicurezza. Ma, visto che la Prefettura ha già predisposto l’assegnazione di diversi immigrati, sarebbe utile trasformare il famoso Serpentone delle Salzare, occupato abusivamente, come struttura per alloggi, permettendo al Comune di avere introiti nelle proprie casse».
MARIO SAVARESE: «I più deboli devono sempre essere aiutati anche se rifugiati, ma per prestare aiuto si deve essere in grado di farlo degnamente. Il nostro comune è carente nei servizi essenziali ai suoi stessi cittadini e soprattutto è carente per quanto riguarda la sicurezza. Abbiamo migliaia di irregolari sconosciuti all’anagrafe che ci creano enormi problemi. Dovremo cominciare da loro».
BARBARA TAMANTI: «Va ricordato che esistono dei patti sanciti dallo Stato e leggi sui richiedenti asilo che indicano percentuali in materia di accoglienza per i comuni. Crediamo possibile organizzare laddove la prefettura individuasse un edificio coi requisiti richiesti, progetti di inclusione sociale utili a tutti, prevedendo controlli costanti da parte del Comune».
LUCA VITA: «Credo che la questione sia “se e in che modo” la presenza dei migranti sarà gestita. Vi sono diversi esempi (da Forlì a Sezze) di accoglienza proficua per tutti (ad esempio, progetti di integrazione che fanno leva su lavori socialmente utili). Certo, questo richiede anche di ripristinare il controllo di alcune zone della città abbandonate al degrado, che già oggi ostacola la convivenza».
4) MARE & TURISMO:
Secondo gli ultimi dati di Arpa Lazio il mare di Ardea non brilla per qualità delle acque. Come pensa di intervenire su questo aspetto? In che modo è possibile recuperare e valorizzare il litorale in un’ottica turistica?
ALESSANDRA CANTORE: «Tra i primissimi interventi ci sarà un monitoraggio degli scarichi provenienti dai comuni dei Castelli romani. Un’idea potrebbe essere rappresentata dalla fitodepurazione. Abbattimento delle abitazioni abusive non sanabili, creazione di una passeggiata a mare, definizione PUA e rilocazione delle attività balneari potrebbero diventare delle realtà».
ALFREDO CUGINI: «Il problema deriva dall’inquinamento dei fossi proveniente dalla zona dei castelli romani. Serve un accordo Regione Lazio-Consorzio di Bonifica-Città Metropolitana-Comune di Ardea per redigere un piano di controllo degli scarichi abusivi e controllare la qualità delle acque. La liberazione dai manufatti abusivi sulla spiaggia e la creazione di un waterfront consentiranno di valorizzare il litorale».
LUCA FANCO: «Nel mare di Ardea confluisce una marea di prodotti inquinanti da scarichi abusivi delle case lungo i fossi. Sarà sufficiente una verifica lungo le sponde e l’emissione di sanzioni per eliminare una delle cause dell’inquinamento. Ma non basta: dobbiamo avere il sostegno di Asl e di Arpa per controllare le acque provenienti dai comuni a monte del nostro territorio. Sarà una delle nostre priorità».
MONICA FASOLI: «La depurazione dell’acqua è senza meno importante, ma si ha bisogno principalmente di un restyling di tutta la zona mare che permetterebbe un incremento del turismo e sviluppo economico».
MASSIMILIANO GIORDANI: «L’inquinamento del mare non è un problema solo nostro, ma coinvolge molti altri Comuni. Ecco perché si è lavorato per creare il depuratore dei Castelli. La rivalutazione del litorale si ottiene offrendo servizi, come la realizzazione di un Porto turistico e quella di aree pedonali lungo le spiagge, permetterebbe lo sviluppo economico del territorio, con molte opportunità di lavoro».
MARIO SAVARESE: «Abbiamo 6 corsi d’acqua nel nostro comune dove irregolarmente si riversano reflui e inquinanti. Partiremo dal controllo di queste acque che costituisco il principale problema per l’inquinamento marino. Il turismo si recupera con un completo restyling del litorale che deve valorizzare la bellezza dell’arenile e del paesaggio naturale, e con nuovi insediamenti ricettivi, ricreativi e commerciali».
BARBARA TAMANTI: «Un depuratore è insufficiente soprattutto nei mesi estivi, periodo di concentramento eccezionale di residenti, progetto di potenziamento nel lungo termine. Doveroso è rendere onore alla storia di Ardea fatta di tanti e importanti personaggi e luoghi, incentivare la sua più grande risorsa, il mare, con una costa che non teme rivali in zona, promuovere attraverso il turismo e indotto lavorativo».
LUCA VITA: «Per quel che riguarda la qualità delle acque, occorre partire da controlli più efficienti dei canali, censire gli scarichi in fogna e provvedere ad un piano depuratori concertato anche con i Comuni limitrofi. Per rilanciare il turismo, però, queste misure non bastano. Ardea ha bisogno di una strategia di marketing territoriale che punti su patrimonio storico-archeologico, mare e agricoltura».
5) LA PROMESSA:
Facciamo un balzo in avanti e immaginiamo che lei sia stato eletto Sindaco. Quali sono i tre obiettivi che certamente porterà a termine entro la fine del suo mandato?
ALESSANDRA CANTORE: «Il mio primo obiettivo è quello di restituire dignità ai cittadini ossia fornire a tutti i servizi primari. In una città come questa, incentrata sul turismo e cultura, non posso immaginare che i miei cittadini debbano avere carenza di urbanizzazione primaria. Portare il nome di Ardea ad essere sinonimo di trasparenza e amministrazione efficiente. Risanamento e rilancio del Lungomare come volano del turismo».
ALFREDO CUGINI: «Ho molti progetti per Ardea. Tra questi: operare la manutenzione, la messa in sicurezza ed efficientamento energetico dei plessi scolastici che ospitano i nostri figli e i nostri nipoti. Intendo completare la rete idrica e fognaria in tutta la Città. E poi il decoro urbano. Penso che una città curata e ordinata possa attrarre un numero sempre crescente di turisti».
LUCA FANCO: «Innanzitutto sparirà la corruzione: garantiremo agli uffici la serenità e la tutela ad oggi mancate. La ragione fondante del nostro movimento è quella di estromettere chi ha amministrato con la giunta Di Fiori. Inoltre risolveremo il problema usi civici dando la proprietà agli occupanti; adotteremo il Pua mettendo a bando nuove concessioni e faremo il nuovo piano regolatore, privilegiando gli spazi pubblici».
MONICA FASOLI: «Rivalutazione del territorio, servizi primari e sicurezza sono i tre punti che mi sono prefissata perché Ardea necessita nell’immediato di questo e perché per la grande ricchezza che ha merita questo».
MASSIMILIANO GIORDANI: «Iniziative private in convenzione con il Comune: scuole, palestre, palazzetti dello sport, piscine pubbliche, porto turistico. Poi, la realizzazione di una casa comunale unica e la dislocazione sul territorio di delegazioni nelle zone a Tor San Lorenzo, Nuova Florida e Montagnano. Infine, l’attuazione di un piano solidale che garantisca il sostegno a quelle famiglie che hanno disagi lavorativi».
MARIO SAVARESE: «Progettualità e trasparenza amministrativa per un vero risanamento economico dell’ente perché è la base per ogni ripartenza. Una gestione ottimale dei rifiuti ed il miglioramento della qualità dell’ambiente combattendo ogni possibile fonte di inquinamento. La sistemazione ottimale della rete stradale ad alta percorrenza di traffico e la sua completa illuminazione».
BARBARA TAMANTI: «La mia storia è nelle lotte sociali, le mie pressanti richieste di anni alle varie amministrazioni che si sono succedute, diventerebbero i miei obiettivi. Interventi come, centri diurni, tagli agli sprechi e ottimizzazione delle risorse, Scuola, servizi, sanità, istituzione di consulte cittadine, nuovo modello che intendiamo promuovere, ufficio preposto alle relazioni con comitati e associazioni».
LUCA VITA: «La nostra azione amministrativa partirà dalle cinque priorità individuate nel programma. Tra di esse ci metteremo subito al lavoro per dotare la città di una rete di asili nido e scuole materne comunali e/o convenzionati. Nel corso del nostro mandato, realizzeremo la biblioteca comunale e attueremo un piano mobilità che renda sicure ed efficienti le strade e potenzi il trasporto pubblico».