Suggestivo evento ieri sera a Palazzo Chigi ad Ariccia, programmato nell’ambito del progetto In_NovaMusEUm – Museums come back to local community through Art &Food, sostenuto dal programma comunitario Europa Creativa, unitamente all’assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio e con il patrocinio del comune di Ariccia. Una cena total white, d’obbligo indossare abiti bianchi e portare da casa un cesto con cibi cucinati secondo la tradizione locale, tovaglie e stoviglie con cui imbandire le tavole nel cortile, messe a disposizione dalla direzione di Palazzo Chigi. La manifestazione si è ispirata al Dîner en Blanc ideato nel 1998 a Parigi da François Pasquier: una cena elegante tra amici al Bois de Boulogne, ai cui invitati venne chiesto di indossare abiti bianchi per essere facilmente riconoscibili. Da allora l’idea è stata replicata in tutto il mondo raccogliendo enormi consensi in tutte le fasce di età. Analoga iniziativa si è svolta il 20 maggio scorso in Albania, Grecia, Portogallo e Svezia, partner del progetto di cooperazione gestito dal Centro Europeo Turismo e Cultura. «Con questo evento sobrio e leggero – afferma Alessandra Capezzuoli Ranchi, coordinatrice del progetto In_NovaMusEUm – vogliamo dare risalto ai musei periferici, costruendo una rete che abbia come denominatore comune la cultura, l’arte e l’enogastronomia». Nell’ambito della serata, infatti, sono state esaltate dai produttori locali e da esperti del settore le tradizioni, la storia e la cucina dei Castelli Romani. Si partirà dai viaggi e dalle impressioni ricavate dagli artisti del Grand Tour che proprio nelle città di Ariccia, Nemi e Frascati avevano fissato tappe obbligate. Non è stata trascurata la storia delle famose gite fuori porta che si susseguono dall’Ottocento fino ai giorni nostri. E stando ad Ariccia si è parlato anche delle tradizionali Fraschette che sono un’esperienza unica e non replicabile del territorio castellano. L’architetto Marco Corsi, invece, ha illustrato ai presenti le meraviglie di Palazzo Chigi che ospita una mostra di dipinti del Barocco italiano, fra le più importante nel mondo. Insomma, una grande kermesse tra arte, gusti,sapori e bellezze al femminile irresistibili con abiti e cappelli ottocenteschi e cesti pieni di prodotti tipici. L’organizzazione ha previsto un numero di presenze di massimo cento persone in due splendide tavole imbandite . «Gli invitati all’evento – riprende Alessandra Capezzuoli Ranchi – sono stati entusiasti dell’iniziativa e hanno trovato una degna cornice nel sontuoso scenario del cortile di Palazzo Chigi. Durante la manifestazione sono stati premiati l’abito e il cesto porta vivande più belli e la tavola meglio imbandita per costruire un unicum di bellezza». A fare da sfondo, quasi come se fosse un contrappunto, la cucina spartana di Palazzo Chigi usata da Alberto Sordi per girare il film L’Avaro e le belle melodie dell’antico coro di voci “bianche” classiche. L.S.
08/07/2017