Il Lazio ha guadagnato una posizione nella poco edificante classifica rispetto al rapporto del 2016, dove si era piazzato al quinto posto. “I numeri della prima parte del 2017 raccontano di un peggioramento enorme”, commenta Legambiente in una nota stampa.
Secondo il dossier oltre 26mila ettari di superfici boschive sono andate a fuoco in Italia solo nell’ultimo mese. Nel Lazio la situazione risulta particolarmente grave, tanto da spingere il governatore della Regione Nicola Zingaretti parlare di «Andamento anomalo degli incendi». «La siccità estrema che si sta vivendo, insieme alla scarsa manutenzione della superficie boschiva, sono un mix esplosivo che sta provocando un numero di incendi mai visto prima, ma è evidente quanto ci sia una mano criminale a dar fuoco alle micce anche nel Lazio – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – lo si capisce dalla perfetta sovrapponibilità dell’elenco delle regioni con più alto numero di reati ambientali ecomafiosi, alla lista di quelle con maggior superfice incendiata nel 2017».
Il Lazio, fa notare Legambiente, ha il 35,2% di superficie regionale forestale. “La Regione – aggiunge l’associazione ambientalista – anche se non ha ancora approvato il Piano AIB (antincendi boschivi) 2017, nel giugno scorso ha definito e sottoscritto l’apposita convenzione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per lo svolgimento delle essenziali funzioni ad esso delegate, per una somma complessiva circa 2.300.000,00 euro. Non si ha notizia invece dalle Provincie in merito all’attivazione dei Centri Operativi Provinciali (COP) per aumentare efficacia ed efficienza nel coordinamento degli interventi a scala territoriale locale».