Sono una cinquantina i pescatori di Anzio, Torvajanica e Torre Annunciata che, nella giornata di ieri, hanno protestato a Fiumicino per la normativa europea sulla pesca. Per farlo hanno simbolicamente bloccato il porto legando delle cime da barca a barca e suonando le sirene. Pare abbiano ottenuto qualcosa: la prossima settimana potrebbe esserci un incontro al Ministero dell’Ambiente per discutere il problema. Altrimenti, sono disposti a riscendere in campo e continuare la loro protesta. Quello che vogliono ottenere, è la modifica della normativa sulla pesca di vongole, telline e cannolicchi. Stando agli standard della legge, è vietato pescare con le draghe fino a 0,3 miglia dalle coste, circa 500 metri. Il che non si adatta alle condizioni del mar Tirreno in cui a 500 metri fondali sono troppo bassi per attecchire i molluschi. Tra l’altro, infrangere le regole porta ad una sicura multa elevatissima e, dopo quattro infrazioni, al ritiro della licenza. I pescatori del mar Mediterraneo, dunque, chiedono nuove misure per non lasciare le famiglie in ginocchio.
03/10/2014