La nascita della riserva naturale della Sughereta, dopo vent’anni di attesa, non ha reso felici proprio tutti. Il presidente della Federazione italiana della Caccia del Lazio, Aldo Pompetti, parla di “sconcerto ed esasperazione” del mondo dei cacciatori nei confronti della giunta Zingaretti che, secondo il presidente di Federcaccia, “continua imperterrito a istituire riserve naturali” nonostante, dice, la legge vigente “individua su base provinciale un tetto massimo pari al 30% del territorio agro-silvo-pastorale della Regione Lazio da adibirsi a protezione della fauna selvatica”. Insomma, la Regione starebbe rendendo la vita impossibile ai cacciatori, che non sanno più dove andare in cerca di prede. “Mi rivolgo anche e soprattutto ai responsabili dei gruppi politici presenti in Consiglio regionale – dichiara Pompetti – dai quali i cittadini cacciatori (categoria di appassionati della natura) si aspettano rappresentanza e tutela, ricordando che molto spesso la principale causa dei danni cagionati all’agricoltura dalla fauna selvatica (in particolare dalla specie cinghiale) risiede proprio nell’eccessiva percentuale di territorio agro-silvo-pastorale precluso all’attività venatoria, all’interno del quale le specie opportuniste o comunque invasive trovano rifugio”. E chissà che la politica alla fine non gli dia ascolto.
24/10/2016