Una di queste riguarda il discorso del teatro. Su questo periodicamente ci troviamo di fronte a qualche imprevisto. A volte imprevisti anche voluti da chi non ha la piena volontà di far sì che questo teatro possa riaprire». A chiarire quali sono le motivazioni per cui si rimanda l’annuncio della riapertura è consigliere comunale di maggioranza nonché presidente della Commissione Cultura Fabio D’Achille.
Sembra ci sia un mistero sul perché del ritardo nella riapertura del teatro. Da presidente della commissione cultura può spiegare ai cittadini cosa c’è dietro?
«Una maretta che fa perdere tempo alla comunità. È tutta colpa di una melina burocratica che abbiamo sempre lamentato da quando ci siamo insediati e per colpa della quale avremo sicuramente problemi anche in futuro. Come ha detto il Sindaco nel video settimanale sembra che qualcuno non abbia a cuore l’apertura del teatro».
A chi vi riferite quando dite che qualcuno non ha a cuore l’apertura del teatro?
«A dirigenti, responsabili dei lavori e uffici che devono redigere i documenti perché le nostre intenzioni possano diventare realtà. Sembra che lo facciano per farci fare brutta figura. Sono loro i responsabili del cambiamento».
Ci spieghi meglio. Come giustificano questi ritardi?
«È il gioco delle parti. Ci dicono che la perizia per martedì non si può fare perché il perito è irraggiungibile, ad esempio. E tutto slitta di svariati giorni. Voglio immaginare che non lo facciano con cattiveria ma questa lentezza burocratica e morbidezza a cui sono abituati dal passato ci costringe a rimandare l’annuncio ufficiale della riapertura».
E a novembre inizia la stagione teatrale.
«Esatto. Poi ci sono i concerti di Natale e gli spettacoli di fine anno e ci teniamo che per quelle date il teatro possa essere riaperto. Altrimenti anziché sottoscrivere un abbonamento a Latina, i cittadini scelgono di andare a Sezze, a Pontinia, o a Roma. Visto che ho il senso di tutto questo, nel frattempo io avevo proposto una soluzione alternativa».
Quale sarebbe la soluzione alternativa che aveva pensato?
«Nei giorni precedenti alla riapertura del teatro, speriamo sia questione di settimane, avremmo potuto affittare il tendone del circo per ospitare eventi culturali. Il Palatenda è già realtà in tante altre città d’Italia e permette alla cultura di avere una sede anche fuori dal centro storico, anche nelle periferie. L’idea era di essere operativi già da questi giorni fino alla data di riapertura del D’Annunzio».
Ma insomma, quali sono gli interventi che sono stati realizzati in questo anno di chiusura del teatro e quali quelli che mancano?
«È stato risolto il problema dell’acqua che entrava dal soffitto e sono iniziati i lavori antincendio che però riguardano la parte esterna della struttura. Per questo il Sindaco potrà riaprire il teatro in deroga come è stato già fatto in passato e come accade nel resto d’Italia viste le nuove leggi che riguardano i teatri.
Ci metterà la faccia e si assumerà le responsabilità. Chiariamo che non è vero che stiamo aspettando tutto questo tempo per aprire per qualche giorno e poi richiudere come qualcuno ha erroneamente capito. Apriremo definitivamente e, intanto, continueranno gli interventi all’esterno».
Il termine deroga significa difformità. L’apertura al pubblico del teatro avverrebbe dunque in deroga alle norme sull’agibilità: il sindaco firmerà per consentire l’ingresso degli spettatori anche se i lavori non sono ultimati. Questo consentirebbe l’ingresso nonostante gli interventi relativi all’impianto antincendio non siano completati e potrebbe prevedere la presenza di un certo numero di Vigili del Fuoco durante gli spettacoli. Nel frattempo continuerebbero gli interventi per rendere completamente agibile il teatro.
I 160mila euro di fondi del bilancio comunale per adeguare l’impianto antincendio del teatro D’Annunzio alle norme antincendio tramite l’installazione di uno sprinkler sono stati trovati nell’ultimo giorno disponibile. Lo ha comunicato il dirigente Giuseppe Manzi nel corso della commissione che si è tenuta il 18 ottobre. Si tratta dei fondi che sono rimasti in stand-by a lungo a causa della lentezza burocratica. In seguito alla comunicazione del dirigente, la variazione di bilancio verrà portata in Consiglio Comunale giovedì 20 ottobre.