Sporchi, vecchi, in perenne ritardo e adesso pure pericolosi: lo sono i treni regionali di tutta Italia ma quelli laziali pare abbiano conquistato in materia di criminalità un vero e proprio primato. E’ quanto emerso recentemente da un incontro tra Ferrovie dello Stato,dipendenti e sindacati durante il quale è stata stilata una lista delle tratte ritenute più a rischio. La Regione Lazio, assieme a Piemonte, Veneto, Liguria, Toscana e Campania, è considerata da bollino rosso con alcune corse, in particolare negli orari di punta, poste sotto stretta sorveglianza. In cima alla classifica delle tratte off-limits ci sono Nettuno-Roma Termini e Roma Termini – Nettuno delle ore 6.58 e delle ore 17.42, Aprilia – Roma Termini e viceversa un po’ in tutti gli orari e, soprattutto, Napoli Centrale – Roma Termini e Roma Termini – Napoli Centrale, alle prime ore del mattino come in prima serata. Furti, scippi e malintenzionati sarebbero un grave pericolo non solo per i pendolari ma anche per i ferrovieri che, dopo gli ultimi gravi fatti di cronaca registratisi al nord d’Italia, hanno lanciato l’allarme e chiedono più sicurezza. Se nelle ore di punta i disagi come noto sono ben altri (sovraffollamento, climatizzatori mal funzionanti, scarsa igiene e ritardi), nelle fasce orarie in cui, tutto sommato, viaggiare sarebbe più confortevole subentrano altri problemi come la presenza di mendicanti senza biglietto, ladri, vagabondi e, nella peggiore delle ipotesi, rapinatori. Due i fatti di cronaca che hanno messo sull’attenti i ferrovieri di tutta Italia: l’aggressione al capotreno nella stazione lombarda di Villapizzone, colpito con un machete da una gang di Latinos, e la rapina messa a segno da un balordo di nazionalità rumena nei confronti di una giovane, colpita in testa con un martello frangi vetro per un cellulare e 15 euro. E’ solo una coincidenza che entrambi gli episodi si siano registrati al nord perché le tratte laziali, secondo i ferrovieri, sarebbero altrettanto pericolose. Già dal mese di giugno del 2015 i ferrovieri hanno chiesto la presenza di agenti a bordo dei convogli ma, nonostante sia passato quasi un anno, in gran parte delle Regioni tale richiesta ancora non è stata esaudita.
06/04/2016