Ci risiamo. Dopo le promesse e le chiacchiere politiche dei mesi scorsi i lavoratori del consorzio di bonifica dell’Agro Pontino sono di nuovo in stato di agitazione perchè in maniera vergognosa sono stati lasciati senza stipendio da cinque mesi. Si tratta di 110 persone che garantiscono la tenuta idrogeologica del territorio pontino: se per un solo giorno si fermassero le pompe idrovore, Latina tornerebbe palude. In un momento in cui stanno ricominciando le bombe d’acqua, le manutenzioni agli alvei dei canali diventano fondamentali: con grande senso di responsabilità i lavoratori stanno continuando a fare il loro lavoro con la limitatezza delle risorse a disposizione. Il Consorzio non ha più un euro, ma avanza milioni e milioni dalla Regione, che da mesi annuncia invano lo stanziamento dei fondi per il consorzio pontino. Ci sono mezzi da manutenere, bollette da pagare (il debito con Enel ammonta a 10 milioni di euro) e, appunto, stipendi da riconoscere. Che fine hanno fatto le promesse del consigliere regionale Enrico Forte sulla situazione “ormai sbloccata” dei pagamenti? Lo stesso Partito Democratico “area Forte” aveva boicottato altre iniziative politiche per sollecitare la risoluzione della problematica, come se ormai tutto fosse risolto. Non era così.
22/10/2015