Una lettera da cui il vicesindaco di Anzio Giorgio Zucchini prende le distanze. “Non era la Cafà a dover scrivere al Prefetto – ha detto – soprattutto senza concordare il contenuto del documento con il Sindaco e con la maggioranza. Ma soprattutto – aggiunge Zucchini – non ne condivido il contenuto. La Prefettura che è un organo territoriale superiore ha fatto le sue valutazioni e ha preso una decisione per rispondere ad un’emergenza sociale seria. Queste persone che arrivano qui da situazione di guerra e fame, sono sparuti e non sanno cosa fare. Non ci dobbiamo scordare il senso di una solidarietà umana importante. Oggi dobbiamo ragionare su come mettere queste persone in condizioni di integrarsi nella situazione in cui si trovano”.
Sulla stessa linea anche l’assessore all’Ambiente Patrizio Placidi: “Una lettera come quella inviata dalla Cafà – dice Placidi – che cita tra l’altro tutta l’amministrazione senza averla mai interpellata, è inaccettabile. Farò delle rimostranze formali su questa vicenda, perché nessuno si può permettere una simile iniziativa senza il rispetto delle gerarchie amministrative. Queste comunicazioni vanno condivise i personalismi non sono ammessi”.