La 21enne di Mira, in provincia di Venezia, sostiene che la sua espulsione è stata una ritorsione per la denuncia che ha presentato, facendo finire a giudizio, davanti al Tribunale militare di Roma e davanti al Tribunale di Latina, otto sergenti del 70esimo Stormo dell’Aeronautica di Latina, accusati di violenze nei suoi confronti.
Inoltre la Procura militare di Napoli, sulla scorta della denuncia relativa a successivi presunti atti di mobbing, ha indagato altri due ufficiali, uno con l’accusa di diffamazione militare e abuso di autorità aggravati e l’altro per ingiuria. Giulia Schiff ha denunciato di aver subito abusi durante un battesimo del volo, svoltosi il 7 aprile 2018, diffondendo anche un video in cui si vede che veniva colpita con circa cento frustate, spinta contro l’ala di un aereo e poi buttata in una piscina.
Per il Tar però non c’è prova che le punizioni e poi l’espulsione siano una ritorsione per le lamentele della giovane su quanto accaduto a Latina. Il Consiglio di Stato ha ritenuto, a un primo esame, non provato quanto sostenuto dall’appellante, sia sotto il profilo dell’illegittima composizione della Commissione permanente di attitudine, “non trovando riscontro in alcuna disposizione di rango primario”, che sotto il profilo “della evidente irragionevolezza del giudizio di inattitudine militare e professionale”.