I Senatori Ivana Simeoni e Giuseppe Vacciano, insieme al Deputato Cristian Iannuzzi, nel documento spedito alla Corte dei Conti, sottolineano “il mancato versamento da parte del Consorzio Urbania al Comune di Latina dei proventi derivanti dalla vendita dei titoli di sosta delle aree a pagamento”. Pagamenti che, secondo i parlamentari Grillini, ammonterebbero a circa 2 milioni di euro. Soldi che il Comune di Latina dovrebbe incassare dal Consorzio Urbania. Questo esposto alla Corte dei Conti arriva dopo le azioni costanti e puntigliose del Comitato “Bugia Blu” che, già il 28 dicembre del 2011, aveva inviato una corposa documentazione agli organi competenti per denunciare l’ingente danno erariale a discapito del Comune di Latina. Nell’esposto presentato dal Movimento 5 Stelle di Latina si elenca una serie di mancanze e mancati introiti. Oltre a ciò i Grillini pontini denunciano “le chiarissime responsabilità dell’amministrazione comunale di Latina per quella che crediamo debba considerarsi ad oggi una delle più grandi vergogne per la nostra città”. Il debito di quasi 2 milioni di euro è maturato negli anni. Il Consorzio Urbania riscuoteva i soldi dai cittadini (che pagavano il tagliando dei parcheggi) e non dava alcuna percentuale al Comune di Latina, come previsto da contratto. Ad oggi, quindi, oltre al debito di 1 milione e 326 mila euro (derivante dai mancati pagamenti pregressi) si devono aggiungere i 661 mila euro di penali. La somma totale, quindi, è di 1 milione e 984 mila euro. Ed è proprio qui che sta l’inghippo: infatti Urbania ha sottoscritto un riconoscimento del debito pari a circa la metà del dovuto (comprensivi di sorta capitale, penali e interessi maturati fino al 30 luglio 2013).
La somma riconosciuta dal Consorzio Urbania, infatti, è di 1 milione e 20 mila euro, ben lontana dai quasi 2 milioni di debito maturati. «Per tali motivi – si legge nell’esposto a firma del Movimento 5 Stelle di Latina – anche i cittadini più disattenti hanno percepito il “sentore” non solo di un enorme danno erariale a scapito della Pubblica Amministrazione, ma anche di una colossale truffa a scapito di loro stessi”. I Parlamentari Grillini, infine, chiedono alla Corte dei Conti “l’individuazione di precise forme di responsabilità e contestazione dei fatti nei confronti degli Amministratori” e se si possa configurare la responsabilità contabile-amministrativa “allo scopo di ottenere la loro condanna al risarcimento di tutti i danni eventualmente cagionati al Comune di Latina”.