Attraverso un’analisi di rischio condotta con le banche dati a disposizione del Corpo sono state estrapolate le posizioni connotate da evidenze di irregolarità da un elenco di oltre 300 identificativi fiscali, riconducibili a soggetti intestatari di veicoli circolanti, perché dotati di copertura assicurativa RCA, e che avevano beneficiato della riduzione del bollo auto.
L’attività di analisi si è articolata in due fasi: una prima, consistita nell’esame documentale dei dati acquisiti
presso gli Enti pubblici competenti; una seconda, caratterizzata dai riscontri sulla reale posizione degli
automezzi e sulla composizione del nucleo familiare.
All’esito degli accertamenti è emersa una situazione di grave irregolarità. Nei confronti dell’8% delle posizioni controllate, i familiari dei soggetti beneficiari dell’agevolazione, risultati deceduti, hanno omesso di comunicare l’avvenuto decesso, continuando così a beneficiare indebitamente dell’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica. In conformità ad un consolidato indirizzo giurisprudenziale, nei loro riguardi ha trovato applicazione l’art. 316–ter, comma 2 del c.p., nella parte in cui prevede che qualora la somma indebitamente percepita sia pari o inferiore ad € 3.999,96 si applichi la sanzione amministrativa non superiore al triplo del beneficio conseguito. Sono state quindi accertate sanzioni amministrative per complessivi 22 mila euro nei confronti di 24 soggetti.