È stata scoperta una stele per Roberto, Maria, Adolfo, Giandonato, Lorenzo, Marina, Antonino, Ilario, Giuseppina, Luigi, Filomena, Angela, Bruno, Maria Grazia, Antonio, Armando, Mario, Alvaro, Claudio, Tonino, Anna, e per tutti coloro che non hanno vinto la propria battaglia contro il Covid 19.
«Vogliamo dedicare questo spazio alla memoria dei nostri concittadini scomparsi – ha spiegato il Primo cittadino – Penso alle vittime di un virus invisibile e insidioso, ma penso anche a tutti coloro che si sono spenti durante l’anno per cause diverse, che a causa delle restrizioni anti-Covid sono stati costretti ad affrontare gli ultimi giorni senza la presenza dei propri affetti. In ricordo di quanti ci hanno lasciato, piantiamo semi di speranza con la simbolica messa a dimora di due alberi di cipresso, simbolo di immortalità, che in questo caso assumono un valore sociale di testimonianza, auspicio, ricordo. La pandemia è una ferita che unisce il Paese, un dolore che ci rende comunità. Ricorderemo questo momento che ha cambiato il mondo e terremo nel cuore tutte le donne e gli uomini che ci hanno prematuramente lasciato».
Sulla stele presente al parco sono stati riportati i versi della celebre poetessa Emily Dickinson: “Chi è amato non conosce morte”. A portare solennità al momento di raccoglimento, la riproduzione del celebre brano Il Silenzio a cura dell’associazione nazionale Bersaglieri. La celebrazione è stata trasmessa in diretta Facebook, in modo da colmare la distanza imposta dal virus con la partecipazione virtuale della comunità pometina.