L’area in questione è occupata da 8 siti industriali di cui 6 utilizzati quali depositi di peneumatici. Il personale intervenuto ha appreso che l’incendio in questione aveva avuto inizio intorno alle ore 24.00 della notte, ed aveva interessato non solo il primo capannone segnalato ma l’intera area ed altri capannoni. I Vigili del Fuoco, insieme alla Polizia Locale, sono ancora sul posto per completare le operazioni di spegnimento della struttura in fiamme e dei cumuli di materiali ancora presenti che man mano che vengono spostati nascondono nuovi inneschi.
«L’incendio, per quanto accertato – fa sapere la Polizia Locale -, sembrerebbe essere di natura dolosa, a causa delle diverse zone interessate che appaiono tutte distanti tra loro, fatto questo che escluderebbe la natura accidentale del rogo poiché apppare ipoteticamente difficile immaginare che cause accidentali si siano innescate contemporaneamente in punti diversi e distanti tra loro.
Le attività di ricognizione eseguite sul posto hanno inoltre la possibilità agli agenti intervenuti di verificare l’esistenza nel sito di un impianto di video sorveglianza in uso ad alcune attività commerciali presenti, le cui registrazioni sono state immediatamente acquisite dalla Locale di Ardea. L’area era stata in passato già oggetto di sequestro da parte dei Carabinieri, nonché oggetto di altre indagini, all’epoca comunicate alla Procura della Repubblica di Velletri, dalle quali era emersa la presenza sul posto di diverse attività di apparente stoccaggio di rifiuti e/o materiali a questi assimilabili».
L’indagine dei caschi bianchi rutuli si è concentrata comunque non solo sull’identificazione dei soggetti che presenti sul posto hanno potuto fornire dichiarazioni ora al vaglio, ma anche sull’estrazione delle immagini dal sistema di videosorveglianza a circuito chiuso presente, acquisite dall’impianto del compendio immobiliare sopra descritto. Dall’estrapolazione delle immagini in argomento si sono potuti notare diversi elementi ritenuti degni di approfondimento, non solo al fine di individuare dettagli utili all’accertamento dei fatti in questione, ma anche ad individuare soggetti che in prossimità di quegli orari abbiano visto i sentito qualcosa.
«L’area in questione – conclude la Polizia Locale – è stata sottoposta a sequestro non solo al fine di mantenere lo stato dei luoghi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ma anche al fine di garantire la prosecuzione delle indagini in atto che andranno in tutte le direzioni, non ultimo sulla natura delle autorizzazioni rilasciate che hanno permesso la presenza di quelle attività e sulla presenza o meno di impianti antincendio all’interno dei siti in questione che se funzionanti avrebbero potuto evitare l’accaduto».