Proprio questa azienda si è vista chiudere l’acqua del proprio pozzo dalla Asl Roma 6 lo scorso 7 maggio a causa delle presenza, nelle acque ad uso potabile-umano estratte dal pozzo stesso, di elementi chimici in eccesso rispetto ai limiti massimi ammessi dalla legge.
L’azienda è situata in via della Medicina n. 7. Sono due gli elementi chimici che eccedono ampiamente i limiti di legge: Ferro e Manganese.
Dopo Eni e Fs la Asl chiude i pozzi di un’altra azienda di Santa Palomba
La Asl Roma 6 ha ordinato alla Torre Maggiore srl: “l’Immediata sospensione-erogazione per uso umano della suddetta acqua fino a ripristino idoneo trattamento correzione. Ovvero eliminazione eventuali cause di non conformità con conseguente rientro nella norma del parametro chimico.
Verifica sistema correzione suddetta acqua e correzione eventuali anomalie riscontrate. Identificazione ed immediata eliminazione possibili cause di non conformità”.
“Per tale motivo la ASL ha richiesto – spiega l’ordinanza della stessa Asl Roma 6 – l’attuazione di opportune misure di correzione ai fini di ricondurre i parametri nei limiti previsti dalla normativa vigente.
Oltreché di comunicare al Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della stessa ASL Roma 6 l’esito delle indagini effettuate con invio di relazione tecnica a firma di tecnico abilitato.
Relazione che deve spiegare le cause che hanno determinato la non conformità e sui provvedimenti di correzione adottati. Nonché di disporre assistenza per ulteriori campionamenti da concordare presso il punto in questione”.
A rischio l’acqua potabile di Pomezia e Ardea?
Dopo i problemi rilevati sotto centro di stoccaggio carburanti Eni (per leggere la notizia, clicca qui), oggetto anche di una recente interrogazione parlamentare.
Dopo il recente e secondo caso, nella stessa zona di riferimento, del pozzo riconducibile alla società Mercitalia Logistics di via della Zoologia n. 17, società che fa parte del gruppo FS Ferrovie dello Stato Italiano. Ora tocca quindi, purtroppo, alla Torre Maggiore srl.
Il pensiero (e la preoccupazione) corre subito al rischio che tale inquinamento si allarghi a macchia d’olio. Fino a coinvolgere/travolgere il vicino campo pozzi Acea di Pomezia.
I cui pozzi (ad uso potabile) servono anche il vicino e confinante comune di Ardea. Il Campo pozzi Acea è situato in via della Pescarella.
Il campo pozzi Acea serve al momento un numero di cittadini pario a circa 130mila unità. Un numero che in estate arriva a sfiorare i 200mila utenti serviti.
Leggi anche:
A Marino arrivano le strisce pedonali ‘intelligenti’: sarà il primo comune dei Castelli