La discarica abusiva, contenente secondo il comune anche amianto, sarebbe situata a due passi dal ponte FS di via della Siderurgia, a Santa Palomba.
Pomezia diffida le Ferrovie dello Stato
Non c’è pace insomma per l’area di Santa Palomba. L’inquinamento dei pozzi Eni ed anche Fs, che stanno creando un grave rischio per il campo pozzi Acea che serve i due comuni di Pomezia ed Ardea.
Poi il progetto di inceneritore di Roma da 600mila tonnellate, che dovrebbe sorgere sempre a Santa Palomba, accanto alla discarica di Albano e non lontano dai due municipi di Ardea e Pomezia.
Ora arriva anche la discarica abusiva FS contenente anche amianto, un elementoi chimico molto pericoloso per la salute umana.
Rimuovete la discarica (con amianto) di Santa Palomba
Si richiede – scrive il comune di Pomezia alle Ferrovie dello Stato Italiano – l’intervento di rimozione, trasporto ed avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti dovrà essere eseguito da ditte in possesso delle prescritte autorizzazioni ambientali nonché dell’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
Al termine dell’intervento dovrà essere effettuata apposita comunicazione di ultimazione corredata di rilievo fotografico ex ante ed ex post nonché di formulari (F.I.R.) attestanti il conferimento dei rifiuti presso discarica o impianto autorizzato.
Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. Con particolare riferimento alla rimozione dei rifiuti pericolosi contenenti amianto l’intervento dovrà essere eseguito secondo le procedure di legge entro 30 giorni dalla notifica.
Farà fede l’invio di documentazione attestante la presentazione alla ASL Roma 6 – Dipartimento di Prevenzione | S.Pre.S.A.L. del Piano di Lavoro ex art. 256 del D.Lgs. n. 81/08.
Valendo la presente quale diffida in luogo dell’avvio del procedimento, al fine di garantire il contraddittorio, si indica il termine di 10 (dieci) giorni dalla data di notifica della presente a mezzo pec. Entro il quale l’interessato può presentare memorie scritte e documenti utili alla definizione del procedimento. Il Corpo della Polizia Locale presterà ausilio all’Ufficio Comunale competente, su richiesta di quest’ultimo, ai fini della verifica dell’ottemperanza alla presente diffida”.
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