Non fare della tua vita un gioco. E’ il tema di cui si è discusso nell’Istituto superiore I.P.S.I.A. “Emilio Cavazza” di Pomezia grazie all’iniziativa promossa dalla Lega Consumatori pometina. Il progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, è una campagna di prevenzione e contrasto del gioco d’azzardo patologico (ludopatia) e delle forme di disagio ad esso collegate. “L’incontro – recita un comunicato stampa della Lega Consumatori – ha offerto l’occasione per informare e sensibilizzare gli studenti sui rischi del gioco d’azzardo e dei pericoli ai quali vanno incontro e a non confidare in guadagni facili e, soprattutto, rapidi. Secondo l’ultimo studio realizzato dall’Osservatorio Young Millennials Monitor di Nomisma, su un campione di 11mila giovani tra gli 11 e 19 anni, un minore su due è tentato dalle scommesse, ma solo il 17% ne avverte effettivamente la componente di rischio o dipendenza”. “Sul rischio della dipendenza – ha sostenuto Dario Ferraro – ci siamo particolarmente soffermati e dibattuto con i ragazzi. Si registra un boom di scommesse tra gli studenti- fonti: www.camera.it-www.modavi.it Molti giovani (il 21%) iniziano a giocare per curiosità o per caso (20%); altri per semplice divertimento (18%), per il fatto che amici e familiari giochino (11%), o per la speranza di vincere una somma di denaro (11%). Dopo aver sfidato la sorte almeno una volta i giovani tendono a pensare che il gioco d’azzardo sia soprattutto una perdita di denaro (lo pensa il 32% degli studenti)”. C’è anche da registrare che la lunga e profonda crisi economica ha deteriorato il potere d’acquisto delle famiglie e determinato situazioni diffuse di povertà e disagio sociale, alle quali un forte aumento della tendenza ad “affidarsi alla sorte”. “Il gioco d’azzardo – aggiunge il Presidente Lega Consumatori, Dario Ferraro– rappresenta la patologia da dipendenza a più rapida crescita tra i giovani. C’è bisogno di sensibilizzare, di far conoscere, di scuotere le coscienze”.
18/05/2019