Si tratta, a ben guardare, una sorta di nuova linea politica ‘anti-salvini’ tracciata dalla Giunta Zingaretti e da quella Raggi. Una operazione politica nata dalla volontà della Regione Lazio e del Comune di Roma a settembre scorso e tracciata a seguito di diversi faccia a faccia tra le due parti politiche-istituzionali. Nei giorni successivi, è stata la volta delle famiglie destinate alla struttura messa a disposizione da Roma Capitale. Una quindicina di persone, due coppie e la parte restante single, che si trasferiranno in un centro di accoglienza per senza tetto gestito dal Comune, in zona Centocelle. L’ultima tranche dei trasferimenti si concluderà con la consegna delle chiavi di casa alle famiglie, una trentina di persone in totale, che andranno negli alloggi messi a disposizione dalla società proprietaria, la controllata di Bankitalia Sidief spa. Le famiglie “più vulnerabili” con un punteggio più alto in base ai parametri socio-economici stabiliti dal Comune sono state allocate negli alloggi di Bankitalia dove pagheranno solo le utenze. Le altre negli alloggi del patrimonio disponibile dell’Ater, ma non Erp, dove pagano un affitto a canone calmierato in base all’Isee. Nella struttura comunale non si paga niente. Tutte hanno sottoscritto un contratto di due anni. In ogni caso era obbligatoria l’adesione al progetto di inclusione sociale messo in campo dal Comune di Roma.
Libero l'immobile di via Carlo Felice
Sgomberi concordati con Campidoglio e Regione: a segno la linea anti-Salvini
Si è concluso positivamente il primo sgombero ‘concordato’ di un immobile situato della Capitale che era occupato illegalmente da tempo. Parliamo della struttura sita in via Carlo Felice n.69 di proprietà di Bankitalia. Prima di procedere con l’allontanamento degli occupanti, difatti, gli stessi hanno avuto modo di concordare con il Municipio capitolino e la Regione Lazio la loro successiva destinazione. Tutti gli ormai ex occupanti dell’immobile di via Carlo Felice 69 hanno sottoscritto un accordo con il Comune di Roma e con la Regione Lazio, acconsentendo al loro trasferimento volontario e alla partecipazione ad un percorso di inclusione sociale. Le prime 10 famiglie, 23 persone in totale di cui 8 minori, sono uscite dall’immobile con diversi giorni d’anticipo. Hanno traslocato nei 5 alloggi messi a disposizione dall’Ater regionale, una parte dei quali verrà abitato dai single in forma di cohousing.
19/02/2019
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