È stata inaugurata il 2 marzo in Procura, a Latina, la sala d’ascolto per i minori coinvolti in procedimenti giudiziari, dedicata alla figura di Maria Eleonora Tortora, magistrato che svolgeva la funzione di sostituto procuratore di Latina, prematuramente scomparsa il 20 gennaio dopo una lunga malattia.
L’evento è stato preceduto da una piccola conferenza all’interno della sala Falcone e Borsellino con un intervento di apertura da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica e rappresentante dell’associazione Nazionale Magistrati Roma-Lazio, Gregorio Capasso. Parole di benvenuto e ringraziamento da parte di Capasso per tutte le figure che hanno voluto partecipare all’evento in veste ufficiale. Tra questi i magistrati della Procura, il prefetto di Latina Maria Rosa Trio, i vertici delle forze dell’ordine, il sindaco di Latina Damiano Coletta, il comandante provinciale dei Carabinieri Gabriele Vitagliano, il vicario del Vescovo, il parroco don Anselm.
«Un giorno importante, un sogno che dopo 10 anni si avvera e diventa realtà – ha detto Capasso con voce rotta dall’emozione-. Finalmente dopo tante energie spese e forte determinazione viene istituita questa sala di ascolto per i minori e viene dedicata a Maria Eleonora Tortora». È in questa sala che verranno ascoltati i minori coinvolti in procedimenti giudiziari per ascoltare le loro testimonianze.
Ha poi parlato di progetti in corso, sempre intitolati alla figura della donna, che riguardano una serie di iniziative mirate a combattere il problema del bullismo all’interno degli istituti scolastici. Sono seguiti vari interventi, quello del Sostituto Procuratore della Repubblica Daria Monsurrò, il Presidente Camera Penale Leone Zeppieri, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Latina Giovanni Lauretti e il Procuratore della Repubblica Aggiunto, Carlo Lasperanza. Ognuno a modo suo ha ricordato con commozione la figura della cara collega, nelle vesti sia umane che professionali, attraverso racconti di momenti quotidiani trascorsi insieme, ponendo soprattutto l’attenzione su quella sensibilità che la contraddistingueva, e non da meno, la grande forza con cui è riuscita a mascherare la malattia. Dopo il convegno si è passati al piano superiore per inaugurare la sala, con la benedizione del parroco Don Anselmo. Una stanza pensata e arredata appositamente per i minori che vi entreranno.
L’evento è stato preceduto da una piccola conferenza all’interno della sala Falcone e Borsellino con un intervento di apertura da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica e rappresentante dell’associazione Nazionale Magistrati Roma-Lazio, Gregorio Capasso. Parole di benvenuto e ringraziamento da parte di Capasso per tutte le figure che hanno voluto partecipare all’evento in veste ufficiale. Tra questi i magistrati della Procura, il prefetto di Latina Maria Rosa Trio, i vertici delle forze dell’ordine, il sindaco di Latina Damiano Coletta, il comandante provinciale dei Carabinieri Gabriele Vitagliano, il vicario del Vescovo, il parroco don Anselm.
«Un giorno importante, un sogno che dopo 10 anni si avvera e diventa realtà – ha detto Capasso con voce rotta dall’emozione-. Finalmente dopo tante energie spese e forte determinazione viene istituita questa sala di ascolto per i minori e viene dedicata a Maria Eleonora Tortora». È in questa sala che verranno ascoltati i minori coinvolti in procedimenti giudiziari per ascoltare le loro testimonianze.
Ha poi parlato di progetti in corso, sempre intitolati alla figura della donna, che riguardano una serie di iniziative mirate a combattere il problema del bullismo all’interno degli istituti scolastici. Sono seguiti vari interventi, quello del Sostituto Procuratore della Repubblica Daria Monsurrò, il Presidente Camera Penale Leone Zeppieri, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Latina Giovanni Lauretti e il Procuratore della Repubblica Aggiunto, Carlo Lasperanza. Ognuno a modo suo ha ricordato con commozione la figura della cara collega, nelle vesti sia umane che professionali, attraverso racconti di momenti quotidiani trascorsi insieme, ponendo soprattutto l’attenzione su quella sensibilità che la contraddistingueva, e non da meno, la grande forza con cui è riuscita a mascherare la malattia. Dopo il convegno si è passati al piano superiore per inaugurare la sala, con la benedizione del parroco Don Anselmo. Una stanza pensata e arredata appositamente per i minori che vi entreranno.
Augusta Calandrini
09/03/2018